
BMW X3, nella nuova generazione sotto al cofano motori benzina e diesel ibridi. L'elettrica attesa per quest'anno

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Dopo quattro generazioni e oltre tre milioni e mezzo di unità vendute, è in piena fase di lancio la nuova BMW X3, sport utility di segmento D (4,75 metri di lunghezza, 1,92 di larghezza, 1,66 di altezza) destinato a determinare una svolta generazionale imposta dalle esigenze della decarbonizzazione: un processo ormai avviato da tempo, in casa BMW, che nel corso del 2025 approderà alla versione full electric a emissioni zero, mentre per ora l’auto viene proposta esclusivamente con motorizzazioni ibride (mild-hybrid a 48V e plug-in), a benzina e diesel, tutte dotate di trazione integrale xDrive e di cambio automatico Steptronic a 8 marce.
Basata sulla piattaforma CLAAR, opportunamente aggiornata, la nuova X3 viene costruita nello stabilimento BMW di Spartanburg, negli Stati Uniti, e in quello di Rosslyn, in Sudafrica. E’ leggermente più grande del modello uscito di produzione, dal quale si distingue non solo per le dimensioni ma anche per la revisione dello stile e degli allestimenti. Nonostante gli ingombri importanti e l’aspetto scultoreo, con il frontale caratterizzato dal noto doppio rene (denominato Iconic Glow, è più grande e ha la cornice illuminabile) la Casa dichiara un Cx di appena 0,27. Un dato stupefacente, probabilmente spiegabile con l’altezza del tetto leggermente ridotta (-22 mm rispetto al modello precedente) e con la carenatura del sottoscocca.
Dal punto di vista estetico, ciò che risalta, oltre al classico doppio rende del frontale, sono i nuovi fari full LED a doppia L, da cui partono le linee del cofano e della fiancata; i nuovi cerchi ruota (disponibili da 18 a 21 pollici), le maniglie a filo, la linea di cintura alta, il tetto che discende leggermente in corrispondenza del lunotto, ora più piccolo. Rivisitato anche il posteriore, con luci sottili e a freccia.
Una volta a bordo, l’auto trasmette immediatamente quel senso di accuratezza e precisione tipico degli interni BMW, da sempre ispirati alla ricerca della qualità e della razionalità. I sedili, realizzati in materiali ecocompatibili, risultano comodi e contenitivi, nonché dotati di regolazione elettrica e di sistema di riscaldamento. Grazie al buon passo (2,86 metri) risultano comode pure le sedute posteriori: si sta bene in 5, anche se l’ingombro dell’albero di trasmissione intralcia un po’ i piedi di chi è seduto al centro. Quanto alla capienza del vano bagagli, varia da un minimo di 570 litri a un massimo di 1.700 (con le sedute posteriori ripiegate), ma lo spazio si riduce un po’ (460 e 1.600 litri) sull’ibrida ricaricabile 30e xDrive.
La plancia risponde ai canoni BMW in tutto e per tutto: Il display curvo (con schermi da 12,3 e 14,9 pollici) rende superflua gran parte dei comandi fisici (raccolti sul volante). È ripresa dalla Serie 5 la Interaction Bar, che attraverso giochi di luce e comandi a sfioramento amplia ulteriormente le possibilità di comunicazione tra uomo e macchina, ma è un optional a pagamento. La plancia è sormontata da una cornice ricurva che ingloba i due schermi: quello da 12,3” del cruscotto riprende la grafica elaborata delle ultime BMW e si occupa della strumentazione; l’altro, da 14,9”, è dedicato all’impianto multimediale. Piuttosto reattivo al tocco, illustra più informazioni per volta, offre parecchie funzioni (anche i videogiochi) e, nella parte inferiore, comandi tattili per variare la temperatura impostata col climatizzatore.
E veniamo alla meccanica e alle motorizzazioni. In attesa dell’elettrica, BMW propone, come detto, soluzioni ibride, tutte con trazione integrale e cambio automatico a 8 marce. Le versioni d’ingresso, 20d xDrive e 20 xDrive sono spinte da unità mild hybrid 48 Volt diesel e benzina, rispettivamente da 197 e 208 cv- Salendo di livello, troviamo la 30e xDrive che può contare su un powertrain ibrido plug-in da 229 cv; in questo caso il cuore del sistema è un accumulatore da 19,7 kWh (ricaricabile in poco più di 2 ore se ci si collega a una colonnina in corrente alternata da 11 kW) che promette un’autonomia di circa 90 km in modalità elettrica. La gamma è completata da un motore a benzina mild hybrid 48 Volt da 398 cv, riservato alla M50 xDrive, la versione più potente della sport utility bavarese, in grado di accelerare da 0 a 100 km/h in 4,5 secondi e di raggiungere la velocità massima di 250 km/h (autolimitata). Su questo modello al top della gamma spiccano soluzioni esclusive come lo Sport Boost, la ripartizione specifica della trazione tra i due assi, l’assetto con sospensioni sportive e l’Adaptive M Suspension opzionale. Nel corso del 2025 si aggiungeranno alla gamma i 6 cilindri diesel e, entro la fine dell’anno, dovrebbe arrivare anche la versione elettrica a emissioni zero.
Già ordinabile da qualche mese, la nuova X3 parte da 64.200 euro per la xDrive20; la variante turbodiesel xDrive20d da 197 cv è offerta invece a 65.900 euro, mentre sono richiesti 71.000 euro per la plug-in xDrive30e che permette di percorre fino a 80 km esclusivamente in elettrico. Infine la più potente M50 in allestimento M Sport Pro parte da 90.000 euro.
Quale che sia la versione scelta, vale la pena sottolineare che la nuova X3 è, come le sue progenitrici, un’auto comoda e spaziosa, ideale per i lunghi viaggi, che tuttavia sa regalare anche un piacere di guida non comune a tutti i SUV (o SAV, Sport Activity Vehicle, come amano dire in casa BMW). Ciò grazie alle qualità di base del suo pianale, al sistema delle sospensioni (consigliabile scegliere le adattative, proposte come optional a 1.020 euro) e alla sicurezza garantita da una completa dotazione di ADAS e sistemi di videosorveglianza, in grado di agevolare sia le manovre in spazi stretti sia la guida su strada e in autostrada. Selezionando la modalità Sport, tra l’altro, sulla versione a 6 cilindri entra in funzione l’amplificatore Iconic Sounds, che inonda l’abitacolo della “musica” del motore appagando anche l’udito, mentre l’impianto frenante lavora assieme al corposo pacchetto di ADAS.