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PARIGI – Qualità della vita a bordo, tecnologia intelligente e accessibile, look distintivo: la C4 Cactus, appena incoronata a New York «World car design of the Year», dimostra nei fatti di essere davvero la bandiera del nuovo corso Citroën, ispirato alla riscoperta di un Dna fatto di coraggio stilistico, spirito innovativo e concretezza. Un ritorno al futuro dettato dalla necessità di evitare sovrapposizioni con DS, il brand premium nato da una costola del “Double chevron” e oggi pienamente autonomo.
A confermare la pervasività dello “spirito Cactus” arriva ora la concept car Aircross, che per l’aspetto fluido e armonioso sembra andare controcorrente: mentre tutti i costruttori si affannano a iscriversi alla lizza dei crossover, questa Citroën esibisce orgogliosamente i connotati tipici di un Suv, abbinandoli a un abitacolo confortevole e rilassante studiato per esaltare il benessere dei passeggeri con sedute ampie e accoglienti, con l’accurata scelta dei colori e dei loro abbinamenti, con un’architettura interna finalizzata a enfatizzare la generosità dello spazio disponibile.
La filosofia estetica del brand viene ribadita da numerosi dettagli: dai paraurti lisci e omogenei alla doppia firma luminosa inaugurata dalla C4 Picasso, dai gruppi ottici posteriori con effetto 3D alla cintura dei vetri che corrono percorrono quasi senza interruzione l’intero perimetro dell’auto, contribuendo a regalare la sensazione del tetto flottante, quasi sospeso sul corpo vettura.
L’ispirazione ai dettami della Cactus si ritrova immediatamente nelle protezioni laterali, realizzate reinterpretando il concetto con materiali diversi: gli Airbump sono diventati Alloy Bump, e il materiale plastico hi-tech capace di assorbire graffi e piccoli urti è stato sostituito da una struttura alveolare in lega d’alluminio caratterizzata da un elevato potere assorbente. All’interno, l’attenzione alla concretezza e la vocazione di grande viaggiatrice trovano conferma nei comodi sedili king size, nei poggiatesta morbidi e avvolgenti, nella scelta di materiali caldi e accoglienti, nel numero e nella razionalità dei vani portaoggetti disseminati un po’ ovunque.
Come anticipato dalla Cactus, infine, le informazioni diguida e l’intrattenimento sono affidati agli schermi a cristalli liquidi che prendono il posto della strumentazione tradizionale. Su Citroën Aircross i display sono due, di tipo panoramico ad alta definizione, e si caratterizzano per l’inedito e suggestivo universo grafico ripreso dal mondo dalla moda e degli arredi. Uno dei due schermi, che condividono la diagonale di 12 pollici, è motorizzato e orientabile, e può essere agevolmente fatto scivolare verso il passeggero anteriore per consentirgli una fruizione pienamente autonoma delle informazioni e delle possibilità di intrattenimento.
Trattandosi di una concept car, la catena cinematica rappresenta lo stato dell’arte della tecnologia Citroën. La motricità è infatti affidata a un sistema ibrido plug-in a benzina costituito da un’unità elettrica da 95 cv abbinata alle ruore posteriori e affiancata da un turbo a benzina THP 1.6 da 218 cv. Una soluzione da 313 cv complessivi che abbina le prestazioni elevate (4,5 secondi l’accelerazione 0-100) con il contenimento di consumi ed emissioni certificato da emissioni di CO2 di 39 g/km. Senza trascurare la possibilità di percorrere fino a 50 km a emissioni zero attingendo alle sole batterie agli ioni di litio ricaricabili in 3 ore e mezzo da una presa di corrente comestica.
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