Il concept C-XR svelato da Citroen al salone di Pechino

Citroen C-XR, un piccolo Suv per la Cina:
bello e possibile, il concept diventerà di serie

di Sergio Troise
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PECHINO - In Cina la domanda di Suv ha raggiunto nel 2013 i tre milioni di unità, crescendo del 50% in un anno. Perciò tutti i costruttori europei avventuratisi alla scoperta del più forte mercato d’Oriente si stanno dando da fare per adeguare la propria offerta di prodotto. Tra questi, c’è in prima linea anche Citroen, che sulla scia della joint venture recentemente avviata con i cinesi di Dongfeng Motor Group hanno presentato al Salone di Pechino un concept di Suv compatto estremamente interessante.

Innovazione e tradizione. Si chiama C-XR, la novità Citroen, ed è caratterizzata da un design di grande appeal, che esalta i contenuti innovativi senza tradire i valori storici della marca francese, tradizionalmente concentrati sull’originalità, il comfort, l’efficienza. Di sicuro effetto i gruppi ottici a LED con effetto tridimensionale, le barre portatutto sul tetto, i tubi di scarico cromati. Se non fosse per certe vistose decorazioni in rosso, adatte esclusivamente ad una showcar, la C-XR avrebbe le carte in regola per debuttare subito come prodotto di serie.

Un futuro già delineato. Al momento il discorso è prematuro, ma in Casa Citroen non si fa mistero del fatto che la C-XR Concept prefiguri un possibile suv compatto della famiglia C progettato e realizzato appositamente per la Cina. La produzione potrebbe essere avviata nel 2015 negli stabilimenti Dongfeng Motor Group di Wuhan, dove già vengono costruite la Citroen C-Elysée e la Peugeot 2008, sfruttando il pianale comune PF1 del Gruppo PSA. Tutta da verificare la possibilità che il piccolo Suv derivato dal concept C-XR arrivi anche in Europa, dove Citroen punta forte sulla neonata Cactus e sulla C4 Aircross.


Misure compatte, buona abitabilità. Lunga 4,26 metri, la Citroen C-XR è appena più piccola di una Opel Mokka (4,28 metri) e si colloca a metà strada tra la Nissan Juke (4,14 metri) e la sorella maggiore Qashqai (4,38). Con quest’ultima il concept francese condivide però la misura del passo (2,65 metri), a garanzia di una abitabilità presumibilmente imbattibile per una vettura delle sue dimensioni. Altro punto di merito è il rapporto tra larghezza e altezza (1,79x1,56), che assicura un apprezzabile equilibrio delle proporzioni, valorizzando una silhouette capace di trasmettere una immagine di eleganza, robustezza e sportività. Un’armonia non facile da trovare su un veicolo che resta comunque alto da terra, come si conviene ad uno sport utility che si rispetti.

Tecnologia e motorizzazione. Il concept C-XR, in verità, è uno di quei Suv light, non dotati di ruotoni enormi (bastano i cerchi da 17”), né della trazione integrale, ma della sola trazione anteriore, integrata dalla tecnologia Grip Control, che migliora l’aderenza su fondi difficili. In tal modo si risparmia sui costi e sul peso, assicurando comunque, anche grazie a specifici pneumatici All Seasons, una motricità elevata su qualsiasi terreno. Il gruppo motopropulsore è costituito da un turbo benzina THP 1.6 litri da 160 cv con Stop&Start, abbinato ad un cambio automatico di ultima generazione. La Casa non precisa, per ora, con quante marce, ma afferma che “queste scelte coniugano comfort e piacere di guida mantenendo bassi i consumi”.

Comfort degno della tradizione. Nessuno, naturalmente, ha potuto saggiare su strada il concept esposto al Salone di Pechino. Tuttavia appare evidente che la proposta Citroen per un futuro Suv urbano è in perfetta sintonia con la storia e la cultura del marchio. Il discorso riguarda in particolare la ricerca sul comfort, punto di forza della Casa francese, che in questo caso riesce a trasmettere una immediata sensazione di sicurezza e benessere. Assetto rialzato e posizione di guida alta sono i primi indicatori di un “comfort visivo” che dovrebbe regalare serenità a chi si mette al volante. I tecnici francesi tengono a ricordare, tra l’altro, che “C-XR sfrutta tutto il know-how Citroen anche in materia di comportamento stradale, ovvero di collegamento al suolo e comfort di marcia”. Ciò vuol dire che al conducente dovrebbe essere trasmessa una rassicurante sensazione di controllo al volante. Il discorso sul comfort riguarda, naturalmente, anche i passeggeri, ai quali è dedicato il grande tetto panoramico in vetro che riempie l’abitacolo di luce.

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Lunedì 11 Agosto 2014 - Ultimo aggiornamento: 18-08-2014 14:45 | © RIPRODUZIONE RISERVATA