La DS3 in versione WRC a sinistra e la C-Elysee che prenderà parte al WTCC con Loeb e Muller

Citroen, la sfida globale va di corsa:
in gara nei mondiali Turismo e Rally

di Sergio Troise
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PARIGI - Chi ha detto che le corse non sono più un valido strumento di marketing? Alla Citroen pensano esattamente il contrario. E infatti nel 2014 la Casa francese sarà impegnata su due fronti assai impegnativi: FIA WRC e FIA WTCC, ovvero il campionato del mondo Rally e il campionato del mondo Velocità Turismo. Su quest’ultimo saranno concentrate le maggiori attenzioni, essendo la Citroen al debutto assoluto nella specialità. Proprio per questo al volante della nuova C-Elisée ci saranno due pluridecorati campioni come Sebastian Loeb e Ivan Muller, tredici titoli iridati in due.

Da Montecarlo a Macao. L’impegno che va ad affrontare la casa francese è davvero proibitivo: dal 14 gennaio (Rally di Montecarlo) al 16 novembre (corsa a Macao) 25 gare distribuite su 306 giornate operative nell’arco dell’anno. “Ma abbiamo la struttura, gli uomini e le risorse necessarie per farcela” assicurano i vertici della Citroen, annunciando di aver portato a duecento le persone impegnate nel programma racing.

Sfida globale. Una scelta coraggiosa quanto impegnativa, che si spiega con le ambizioni di crescita globale del marchio. "Raggiungeremo più paesi, in tutti i continenti, e sarà l’occasione per mettere in mostra le nostre capacità e la nostra Creative Technology” ha dichiarato Yves Matton, responsabile dei programmi sportivi, nel corso della presentazione della stagione 2014 svoltasi nel centro tecnico di Versailles. “Nonostante un contesto economico complesso per l’industria automobilistica – ha aggiunto il numero uno del programma Racing - la fiducia della dirigenza PSA e il supporto dei nostri partner ci hanno permesso di realizzare questi progetti. Per noi è una sfida tecnica e logistica, ma tutta la squadra ha dimostrato entusiasmo e creatività per preparare la stagione e confidiamo di fare bene su entrambi i fronti”.

Strategie commerciali. Dichiarazioni in perfetta sintonia con quelle fatte a suo tempo da Frederic Banzet, direttore generale di Citroen, il quale aveva spiegato la scelta di gareggiare nel WTCC con una berlina a tre volumi come la C-Elisée “per assecondare la volontà di promuovere lo sviluppo commerciale attraverso le competizioni. Facendo tappa in America Latina, Marocco, Cina e Russia il calendario delle gare WTCC è veramente globale e di conseguenza ci aiuterà a crescere nelle vendite del modello di serie”.

I piloti del Mondiale Velocità. Nel WTCC i piloti di punta saranno dunque Ivan Muller (quattro titoli mondiali in bacheca) e Sebastian Loeb, che vanta ben 9 titoli iridati Rally e un successo nella prestigiosa Pikes Peak, ma in pista ha cominciato ad ambientarsi soltanto nel 2013, partecipando al campionato Fia GT e alla Porsche Carrera Cup. Alle due “prime guide” sarà affiancato l’argentino Josè Maria Lopez, dichiaratosi entusiasta della chance offertagli da Citroen: “Sono il primo argentino dopo Fangio e Reutemann a partecipare ad un campionato mondiale, e la cosa mi riempie di orgoglio”. Una quarta vettura verrà affidata ad un pilota cinese ancora da definire per le gare in Cina, Macao e Giappone, più una di “ambientamento” in Europa.

Le prime guide. Nel WTCC è scontato il pronostico a vantaggio di Muller, autentico specialista della categoria, mentre Loeb si giocherà le sue carte, ma senza grandi possibilità. E alla vigilia del campionato il “cannibale” ha preferito infatti evitare proclami. “Ho corso in pista soltanto una ventina di gare e dunque non sono abituato come altri alla bagarre in circuito. Ho ancora molto da imparare. Ciò detto, l’aiuto di Ivan Muller è stato e sarà prezioso e spero tanto di riuscire a fare qualcosa di buono. Non so ancora se sono da quindicesimo, decimo o magari primo posto. Per me è tutto nuovo, devo mettermi alla prova” ha dichiarato il francese, facendo professione di umiltà.

L’auto per la pista. La Citroen mette a disposizione dei suoi piloti un’auto tutta nuova, la C-Elysée WTCC, un “mostro” molto diverso dall’auto di serie (non commercializzata in Europa), con motore 1.6 a iniezione diretta sovralimentato uguale a quello utilizzato con successo sulla DS3 WRC. La potenza è di 380 cv, la trazione è anteriore e il cambio è un sequenziale a 6 marce. Esteticamente la vettura si fa notare per le carreggiate molto larghe, i cerchi da 18”, un vistoso splitter integrato davanti e un grande alettone posteriore.

I rivali e le ambizioni. Tra le avversarie più temibili, Citroen troverà Honda e Chevrolet, che vantano una buona esperienza nel FIA WTCC. Ma il cambiamento dei regolamenti dovrebbe mettere tutti sullo stesso piano. “Abbiamo la sensazione di aver lavorato bene sulla macchina, anche se non abbiamo alcuna base di paragone dato che il regolamento è nuovo per tutti” ha dichiarato Yves Matton. “Il giudizio positivo di Yvan Muller – ha aggiunto - rafforza però la nostra fiducia sulla scelte che abbiamo fatto”.

Il mondiale Rally. Sul fronte del FIA WRC, dove Citroen vanta una consolidata esperienza (8 titoli iridati tra il 2003 e il 2012) gli avversari da battere saranno, tra gli altri, Ford, Volkswagen e Hyundai, che pure scenderanno in campo con grandi ambizioni. Le DS3 WRC della casa francese saranno affidate agli equipaggi composti da Mads Ostberg/Jonas Andersson e Kris Meeke/Paul Nagle. A questi si aggiungerà, in alcune prove (Svezia, Portogallo, Spagna, Italia) anche Khalid Al Qassimi su una terza DS3, ma il pilota di Abu Dhabi punterà soprattutto al campionato del Medio Oriente, dove sarà presente in tutte le gare a calendario. Il più motivato tra i piloti della rinnovata squadra Rally sembra essere Ostberg: 26 anni, un solo successo in carriera (in una prova del WRC 2012 con una Ford Fiesta RS privata), il norvegese ha dichiarato apertamente di voler “lanciare la sfida a Sebastian Ogier nel Mondiale piloti, provando a batterlo in Svezia e a dargli del filo da torcere in otto o nove prove”.

Un’auto in evoluzione. La DS3 del WRC è un mostro da 380 cv, sottoposto ad un accurato lavoro di affinamento in vista del campionato 2014. A fine 2013 l’auto è stata sottoposta a quattro sessioni di test e altre tre sono in programma prima dell’inizio della nuova stagione. Positivo il giudizio espresso da Mats Ostberg: “L’ultima evoluzione della DS3 che ho provato mi sembra molto competitiva e meno ostica al limite. Non so dove potremo arrivare ma il potenziale per fare bene c’è tutto”.

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Sabato 21 Dicembre 2013 - Ultimo aggiornamento: 12-01-2014 13:26 | © RIPRODUZIONE RISERVATA