Uno dei momenti della serata all'Audi City Lab per la Design Week

Design Week nel segno dell'auto, il mondo dei motori protagonista con eventi, spettacoli
ed esibizioni

di Giampiero Bottino
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MILANO - Più di 1.500 eventi in programma negli 11 distretti – all’elenco tradizionale si sono aggiunti quest’anno Isola e Cadorna – in cui si concentra la Milano Design Week che ogni anno, all’inizio della primavera, funge da ghiotto contorno al Salone del Mobile che richiama frotte di visitatori da ogni angolo del mondo. Nelle aree designate, dove ogni portone e ogni vetrina riserva qualche sorpresa alla marea dei visitatori (professionisti – o aspiranti tali – del settore, appassionati, amanti della movida a prescindere) e dove si mescolano tutte le lingue del mondo, l’automotive si è ritagliato negli anni un ruolo da protagonista.
 

 

In alcuni casi puntando sul prodotto e sui suoi contenuti di design, in altri con allestimenti in cui di ruote e motori si parla in modo marginale o non si parla affatto. A cavallo tra le due tendenze si è collocata Audi, la presenza automobilistica più articolata e diffusa in location di prestigio – da via Montenapoleone all’università Statale, con il clou dell’Audi City Lab allestito in un centralissimo ex-seminario del ‘500 voluto da San Carlo Borromeo e aperto per la prima volta a un evento pubblico – miscelando abilmente il prodotto (con l’anteprima italiana della performante RS5) e la tecnologia affrontata da diverse angolazioni.

Con il Sonic Pendulum del sound designer giapponese Yuri Suzuki che trasforma in sottofondo musicale i rumori dell’ambiente circostante campionati con le tecniche dell’intelligenza artificiale, con lo spettacolo classico-elettronico interpretato dai cameristi e dai ballerini del Teatro alla Scala, con l’aspetto culturale affidato a convegni di alto livello sul mondo prossimo venturo come quello, moderato dal presidente della Rai Monica Maggioni, sulle prospettive dell’intelligenza artificiale delle cui applicazioni l’Audi A5 di nuova generazione offre un interessante “antipasto”.
Niente motori ma tanto futuro nella presenza Mini in zona Tortona, forse l’area con la più elevata densità di eventi fuorisalone: l’allestimento “Breathing” realizzato in collaborazione con lo studio di architettura SO-IL di New York è la terza declinazione della piattaforma Mini Living, creata nel 2016 per prefigurare soluzioni architettoniche adatte a un mondo sempre più urbanizzato, nel quale lo spazio diventa una risorsa sempre più rara e preziosa. Su 50 m2 di superficie libera insiste una struttura abitativa con sei locali disposti su tre piani, le superfici esterne morbide e traslucide, soluzioni evolute come il recupero e la conservazione dell’acqua piovana, piuttosto che il giardino pensile le cui piante purificano l’ambiente esterno. Una casa per tre persone comoda, piccola e razionale come vuole la filosofia Mini.

Anche Lexus ha “spento” i motori per puntare su un’installazione hi-tech basata su sofisticati giochi di luce (secondo qualcuno, i più suggestivi del fuorisalone) battezzata Lexus Yet e realizzata alla Triennale di Milano – sede del Museo di Arte e Design – dal team di Neri Oxman, professoressa al Mit (Massachusetts Institute of Technology) Media Lab la cui creatività è riconosciuta a livello mondiale. Unica concessione al prodotto, l’esposizione puramente virtuale del concept Ux, ipotesi di Suv compatto dalle caratteristiche tecnologiche avanzate svelato al Salone di Parigi del 2016.

L’automobile come mezzo, e non come fine ha caratterizzato le scelte espositive di altri costruttori, tra cui Renault che ha trasformato la nuovissima Mégane Grand Coupé, raffinato salotto viaggiante, nel principale elemento d’arredo – nonché dell’accesso tramite la portiere posteriori – all’omonima suite allestita nell’elegante e anticonformista Nhow Hotel, cuore a 5 stelle dell’area Tortona. In questa prestigiosa location la casa francese ha anche offerto, durante la settimana del design, una notte di soggiorno indimenticabile a chi aveva effettuato sul sito dedicato la relativa prenotazione.

Da parte sua, Citroën ha trasformato la C4 Cactus in una testimonial di creatività grazie alla coloratissima declinazione Unexpected by Gufram nel quale la griffe di Barolo è intervenuta sul crossover “dai morbidi fianchi”, rivisitandone gli interni e ricoprendo il bugnato esterno con uno strato di Guflac, una pelle elastica che permette di conservare inalterata la morbidezza del materiale.

L’allestimento Alfa Romeo nell’elegante Spazio Zegna, incentrato sui due assi portanti del rilancio del marchio – Giulia e Stelvio – ha offerto ad Alfredo Altavilla, Ceo di Fca Emea, l’occasione per ufficializzare l’ingresso del Biscione in Altagamma, la fondazione presieduta da Andrea Illy che si propone di rappresentare, soprattutto all’estero, le eccellenze del made in Italy nel comparto del lusso.

Passando dalle 4 alle 2 (o 3) ruote, Piaggio ha svelato i primi frutti – abbigliamento dedicato, caschi, occhiali – dell’accordo tra Vespa e Peuterey, mentre ha esibito nel “The rubber shop” in Galleria Manzoni, l’officina dedicata alle due ruote durante il Salone del Mobile, la Tomoto, pezzo unico personalizzato da Tom Dixon che ha voluto rendere omaggio ai 50 anni della V7, leggendaria Moto Guzzi del 1967.

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Mercoledì 12 Aprile 2017 - Ultimo aggiornamento: 15:21 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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