Dieselgate, finisce sotto accusa un ingegnere italiano di 60 anni

Dieselgate, sotto accusa un ingegnere italiano

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WASHINGTON - Le autorità degli Stati Uniti hanno accusato un ex dirigente della Audi, marchio di lusso della Volkswagen, di avere ordinato di programmare i motori diesel di modo che potessero ingannare i test sulle emissioni. Giovanni Pamio, 60 anni, cittadino italiano, è ritenuto uno dei principali responsabili di una cospirazione che ha accompagnato lo scandalo costato alla Volkswagen più di 20 miliardi di dollari in multe e cause. Pamio è l’ottavo ex dirigente della Volkswagen accusato nell’ambito dell’ indagine portata avanti dall’ Fbi e dalla sezione criminale dell’Agenzia per la protezione ambientale.

Uno di questi sarà giudicato alla fine di questo mese, un altro è in carcere negli Stati Uniti e altri cinque sono cittadini tedeschi. La Volkswagen ha ammesso che i motori Vw, Porsche e Audi con motori diesel da due o tre litri erano stati programmati per aggirare i controlli anti inquinamento durante i test di routine e tornare al normale funzionamento durante l’uso delle vetture su strada. La truffa è andata avanti per anni prima di essere smascherata dalla West Virginia University.

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Venerdì 7 Luglio 2017 - Ultimo aggiornamento: 08-07-2017 19:01 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
3 di 3 commenti presenti
2017-07-07 08:10:04
scava scava e si farà il ruby quater
2017-07-07 11:19:49
Marchio tedesco, cervello italiano
2017-07-07 14:26:14
...e te' pareva che non doveva stare di mezzo un italiano, quando si tratta di truffa...