Nella foto, Lewis Hamilton

Domenica a Istanbul Hamilton può vincere il settimo titolo mondiale eguagliando Schumacher

di Massimo Costa
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Il ritorno della Formula 1 in Turchia, non accadeva dal 2011, sullo splendido tracciato di Istanbul Park che da diversi anni non era più frequentato da nessuna categoria internazionale del motorsport a due e quattro ruote, potrebbe rimanere nella storia del Mondiale. Domenica infatti, Lewis Hamilton ha la possibilità di laurearsi campione iridato per la settima volta eguagliando un altro dei record di Michael Schumacher. Decisamente il più importante di tutti quelli che il pilota britannico ha abbattuto, ovvero il record delle pole e delle vittorie. Le probabilità che Hamilton si aggiudichi il campionato piloti 2020 a Istanbul sono molto elevate, visti gli 85 punti di vantaggio sul compagno Valtteri Bottas. Il finlandese, numeri alla mano, è rimasto l'unico a poter sperare nel sorpasso. Se chiudesse peggio del sesto posto al traguardo, però, salterebbe ogni calcolo e Hamilton sarebbe campione anche se si ritirasse. All'opposto, se Bottas riuscisse a vincere siglando il giro più veloce, sarebbe sicuro di tenere aperti i giochi almeno fino alla successiva tappa in Bahrain, a prescindere dal piazzamento di Hamilton. In mezzo, una serie di combinazioni che sembrano soprattutto un esercizio di aritmetica, vista la superiorità di cui gode la Mercedes sul resto del gruppo. Imprevisti a parte.

Il Gran Premio di Turchia, ha poi ricordi particolari per Hamilton, ma non con la F1 bensì con l'allora GP2, poi rinominata Formula 2. Era il 2006, Hamilton in gara 1 era stato battuto da Nelsinho Piquet, figlio del tre volte campione del mondo Nelson Piquet. Loro due si giocavano il campionato che l'anno prima era stato vinto da Nico Rosberg. Nella seconda gara di quel weekend (la GP2 come la F2 disputava due corse, una al sabato e una la domenica), Hamilton partiva settimo e Piquet ottavo. Per cercare di sconfiggere il brasiliano, scelse un assetto stile Monza, scaricando al massimo le ali anteriori e posteriori. Un rischio notevole, e infatti al 1° giro Hamilton finì in testacoda. Da diciottesimo, iniziò però, una poderosa rimonta che lo portò fino al secondo posto. Fu quella gara, più di tutte le altre disputate in precedenza, a rivelarlo al mondo della F1 e a convincere Ron Dennis della McLaren, che già lo aveva "adottato" fin dai primi passi in monoposto, a puntare su di lui per l'anno successivo portandolo nel Mondiale al fianco di Fernando Alonso. Due settimane più tardi, a Monza, il britannico si aggiudicò il trono della GP2 ed era già evidente che fosse più che pronto per la F1. A Istanbul la F1 ci ha corso dal 2006 al 2011 e Hamilton dopo quella impresa in GP2 è riuscito a vincere il Gran Premio iridato nel 2010 con la McLaren.
 

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Giovedì 12 Novembre 2020 - Ultimo aggiornamento: 13-11-2020 12:06 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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