La mitica Mille Miglia

Dopo lo show a Castel Sant'Angelo
la mitica Mille Miglia rientra a Brescia

di Roberto Argenti
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ROMA - La Città Eterna da sempre rappresenta il giro di boa della Mille Miglia, da quando si correva (fino al 1957, ultimo anno concluso con la vittoria di Piero Taruffi) come prova di velocità pura lungo le normali strade infiammando gli appassionati che tifavano per i grandi campioni di ieri.


Oggi, come gara di regolarità, attira i migliori specialisti del cronometro che si contendono la prestigiosa coppa, ma per il pubblico la classifica conta poco: l’importante è stare lì, a bordo strada, a non perdere l’unica occasione per ammirare e applaudire vetture bellissime, sempre sognate e, perché no, a cercare anche di scorgere i non pochi vip che tradizionalmente prendono parte come piloti.

Anche quest’anno infatti non sono mancati i personaggi famosi, fra i quali l’attore Jeremy John Irons, vincitore praticamente di tutti i più importanti premi nel cinema, al volante di una Jaguar XK 120 Lightweight del 1950, o il conosciuto conduttore televisivo e comico Jay Leno; presenti anche gli ex-piloti professionisti come il belga Jacky Ickx su Porsche, il tedesco Jochen Mass con la Mercedes o Martin Brundle con una Jaguar. Ritirato purtroppo a metà gara il conosciuto Eros Crivellari, che stava partecipando con una Fiat 1100 E, l’unico presente ad aver anche partecipato come pilota ad alcune edizioni della “vera” 1000 Miglia di velocità negli anni ’50.

All’arrivo a Roma comunque la classifica di quest’anno, dopo il secondo faticosissimo giorno di gara e la bellezza di ben 41 prove cronometrate, vede al comando l’equipaggio formato da Giordano Mozzi e Stefania Biacca (già vincitori dell’edizione della corsa bresciana nel 2011) con una Lancia Lambda tipo 221 Spider davanti al siciliano Giovanni Moceri su Aston Martin Le Mans, in testa sino alla penultima prova prima di arrivare a Roma ed Ezio Salviato su Bugatti T40. C’è da dire che la vettura di Mozzi gode di un coefficiente (riservato alle vetture più anziane) molto alto, anche se la sua bravura è fuori discussione. Un poco indietro, verso il decimo posto al passaggio a Roma, il plurivincitore di 1000 Miglia Giuliano Canè, in gara quest’anno con una Bugatti T37 in coppia col tedesco Reichle, ma c’è da scommettere che Canè saprà rimontare nelle ultime due tappe: la Roma-Bologna e la Bologna-Brescia che concluderà questa straordinaria e lunga cavalcata domenica mattina.

Numeri in aumento. Lunga perché quest’anno gli organizzatori, per rendere la gara meno stressante, hanno previsto un giorno in più dei consueti tre, anche perché le vetture al via sono state aumentate a 435: poi fra queste che partecipano alla classifica, le Ferrari e Mercedes moderne che precedono i concorrenti per lo speciale “1000 Miglia tribute” e le vetture di assistenza alla gara, il serpentone di macchine sfiora il migliaio. I partecipanti alla gara vera e propria rappresentano 34 Nazioni, con il record di presenze di italiani (143), poi a ruota seguono i tedeschi (93), gli inglesi (42, gli olandesi (36) e gli svizzeri con 29 partecipanti. Fra le vetture in gara, ben 71 presero parte effettivamente almeno una volta ad un’edizione di velocità disputatasi fra il 1927 e il 1957. Quest’anno la parte del leone la fa la Mercedes, sponsor principale dell’evento, con 45 equipaggi: non da meno è l’Alfa Romeo con 43, davanti alla Fiat (35), alla Jaguar (31), e alle Porsche, Lancia, Bugatti e Ferrari con numeri minori.

A Roma i concorrenti sono arrivati, dopo circa 16 ore di guida, con un percorso nuovo rispetto alle edizioni degli anni passati: infatti partiti di buon mattino da Ferrara per la seconda tappa, hanno attraversato Ravenna puntando, sotto un sole magnifico, alla scalata che li ha portati nella Repubblica di San Marino fra due ali di folla incredibile; da qui la carovana non ha più percorso l’entroterra come nelle scorse edizioni, ma ha costeggiato l’Adriatico da Riccione a Pesaro sino ad Ancona, per poi scendere a Recanati, Macerata, Ascoli Piceno fino all’Abruzzo con un passaggio dentro la città di L’Aquila per rendere omaggio alle vittime del disastroso terremoto.

Poi il rientro verso Brescia dove i concorrenti arriveranno oggi dopo la nuova tappa intermedia a Bologna raggiunta passando da Viterbo, Radicofani, lo spettacolare attraversamento di Piazza del campo a Siena, quindi Pisa e Lucca, prima di affrontare i durissimi passi (per vetture che hanno un minimo di 57 anni!) della Futa e della Raticosa. L’arrivo nel capoluogo felsineo è previsto dalle ore 20 circa.

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Domenica 18 Maggio 2014 - Ultimo aggiornamento: 20-05-2014 01:00 | © RIPRODUZIONE RISERVATA