La nuova Kia EV6

EV6, la rivoluzione elettrica secondo Kia. Il crossover coreano è una vettura proiettata verso il futuro

di Giampiero Bottino
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Basta un’occhiata alla EV6 e al suo look rivoluzionario per comprendere come l’ambizione Kia di puntare a un ruolo di primo piano nella mobilità del futuro non sia affatto campata in aria. Nonostante la marca coreana abbia già una presenza significativa nel panorama della propulsione a batteria praticata in tutte le varianti tecnologiche – mild-hybrid, ibrido plug-in, solo elettrico – la nuova arrivata si aggiunge alle e-Niro ed e-Soul, non solo completando (per ora) un tris vincente di modelli a emissioni zero, ma anche segnando una svolta nel cammino del brand.

La nuova piattaforma elettrica E-Gmp, impiegata per la prima volta, ha consentito ai designer Kia di sfruttare al meglio la libertà progettuale che questo tipo di propulsione garantisce, grazie al minor ingombro della componentistica e all’architettura più “snella” rispetto alle motorizzazioni termiche. Il risultato, davvero ragguardevole, segna in maniera convincente l’inizio della strategia di medio-lungo termine che entro il 2030 dovrebbe portare le vendite “alla spina” di Kia al 40% delle immatricolazioni totali: in tutto, 1,6 milioni di vetture amiche dell’ambiente, tra ibride plug-in ed elettriche pure, con queste ultime a detenere la “maggioranza” con quasi 900.000 unità.

La rivoluzione non si limita al sistema di propulsione, ma coinvolge tutti gli aspetti della vettura, a cominciare dal debutto del nuovo linguaggio stilistico destinato a caratterizzare tutta la futura produzione “elettrica” del brand e incentrato sul tema degli “opposti che si toccano”, cioè sulla contrapposizione tra linee taglienti e forme scultoree che – così afferma la fantasia dei designer – «trova ispirazione nei contrasti e nelle energie positive presenti in natura».

A questi principi si adegua per esempio la reinterpretazione in chiave digitale, coerente con la sparizione della classica calandra che la propulsione a batteria rende inutile, del frontale a “muso di tigre” (da anni la “firma” di tutte le Kia) che tra gli elementi qualificanti propone nella parte inferiore una presa d’aria di notevoli dimensioni, mentre le luci diurne si caratterizzano per l’innovativa dinamica sequenziale.

La fiancata, la cui silhouette evidenzia l’attenzione che i progettisti hanno dedicato all’efficienza aerodinamica, è filante e aggressiva come si conviene a un crossover sportivo il cui temperamento viene evidenziato dall’andamento spiovente della coda e dai due spoiler che – posizionati sopra e sotto il lunotto – caratterizzano posteriormente il profilo della vettura.

L’abitacolo beneficia dei vantaggi dell’architettura elettrica che ha determinato, grazie al passo di 2,9 metri, un’abitabilità paragonabile a quella di un Suv di dimensioni superiori all’EV6, la cui lunghezza si attesta a 4,7 metri. La percezione di trovarsi a bordo di una vettura hi-tech trova conferma negli equipaggiamenti, e cominciare dallo spettacolare maxischermo che si allunga dal posto di guida alla consolle centrale e integra, praticamente senza soluzione di continuità, entrambi i display da 12 poliici della strumentazione digitale e del sistema di infotainment e connettività.

La ricerca di una sostenibilità realmente a 360° trova conferma anche nella scelta dei materiali, a cominciare dai sedili comodi e accoglienti i cui rivestimenti sono realizzati con tessuti ricavati dal riciclaggio delle bottiglie d’acqua (mediamente 111 per vettura) in plastica. Una spaziosità che non dimentica i bagagli per in quale è disponibile un volume compreso tra 520 e 1.300 litri (abbattendo gli schienali posteriori), nonché su un secondo vano anteriore da 52 litri, che scendono a 32 qualora la EV6 sia dotata della trazione integrale.

Perché il nuovo crossover elettrico Kia è un veicolo molto versatile anche sotto l’aspetto propulsivo. Infatti offre la scelta fra due modalità di trazione (posteriore e integrale) e altrettanti pacchi batteria: 58 kWh non presente nel listino italiano e 77,4 kWh. In quest’ultimo caso, l’autonomia Wltp passa dai 519 km della declinazione a 2 ruote motrici da 229 cv ai 490 delle versioni base e GT Line con trazione integrale che grazie alla potenza aggiuntiva fornita dal secondo motore collegato all’asse anteriore dispongono di 325 cv. Meno autonomia (400 km) ma più pepe, infine, per la top di gamma EV6 Awd GT che in virtù dei 585 cv e dei 740 Nm di coppia è accreditata di una velocità massima di 260 km all’ora (rispetto ai 185 delle “sorelle” meno estreme) e di 3,5 secondi nell’accelerazione 0-100.

Tra le altre peculiarità che testimoniano di una vettura davvero proiettata verso il futuro c’è la compatibilità – senza bisogno di componenti o adattatori aggiuntivi – con le infrastrutture di ricarica a 400 e 800 V in corrente continua grazie alle quali è possibile recuperare dal 10 all’80% dell’energia in 18 minuti, mentre ne bastano 4,5 per riguadagnare 100 km di autonomia. A livello domestico, il “pieno” in corrente alternata con cavo Tipo 2 da 11 kW, richiede poco meno di 7 ore.

La campagna ordini della Kia EV6 è già in corso (per consegne a partire dal terzo trimestre) con prezzi compresi tra 49.500 e 69.500 euro. Tutte le versioni, salvo la performante GT, consentono l’accesso agli ecobonus statali e alle eventuali agevolazioni locali.

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Venerdì 3 Settembre 2021 - Ultimo aggiornamento: 04-09-2021 10:46 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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