Un cartello all'ingresso di una fabbrica Fca

Fase 2, novità per automobilisti e aziende con il nuovo Dpcm. Allentato poco lo stop ai movimenti, riparte la filiera automotive

  • condividi l'articolo
  • 2

ROMA - Cosa cambia per la filiera dell’automotive e per gli automobilisti con il dpcm annunciato il 26 aprile dal premier Conte? Con il nuovo decreto, innanzi tutto, rimane l’obbligo dell’autocertificazione in caso di spostamenti. In caso non la si abbia durante un controllo, le autorità devono fornirla all’automobilista.

Si allenta lievemente lo stop ai movimenti individuali e ripartono le attività produttive del settore, alcune delle quali (come gli autoriparatori) hanno potuto continuare ad operare anche durante il periodo di lockdown più stretto. Confermata, dunque, la riapertura per le aziende che identificate con il codice Ateco 45: Commercio all'ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli e motocicli. Via libera anche alle aziende identificate dal codice 29 Fabbricazione di autoveicoli,rimorchi e semirimorchi. Per tutti continua a rimanere in vigore l’obbligatorietà dell’uso delle mascherine, della distanza tra gli operatori, dell’igienizzazione delle vetture prima della (ri)consegna al pubblico. Qualora sia necessario lavorare a distanza interpersonale minore di un metro e non siano possibili altre soluzioni organizzative, è comunque necessario l’uso delle mascherine.

Sono previste sanzioni con la sospensione temporanea delle attività per le aziende che non applicano le regole.

Chi viaggia – lo si può fare esclusivamente per comprovate esigenze lavorative, familiari e di salute o per rientrare al proprio domicilio - deve tenere presente che rimangono chiusi “gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, posti nelle aree di servizio e rifornimento carburante, con esclusione di quelli situati lungo le autostrade, che possono vendere solo prodotti da asporto da consumarsi al di fuori dei locali”. Il premier Conte ha specificato che non saranno ammessi assembramenti fuori dai locali per consumare il cibo acquistato.

Per chi utilizza veicoli aziendali, in ogni settore, e per le auto a noleggio l’azienda deve assicurare la pulizia giornaliera e la sanificazione anche interna.

Nel settore autotrasporto merci, se possibile, gli autisti devono rimanere a bordo dei propri mezzi se sprovvisti di guanti e mascherine. In ogni caso, il veicolo può accedere al luogo di carico/scarico anche se l’autista è sprovvisto di DPI, purché non scenda dal veicolo o mantenga la distanza di un metro dagli altri operatori. Le operazioni propedeutiche e conclusive del carico/scarico delle merci e la presa/consegna dei documenti devono avvenire in modo da evitare contatti diretti tra operatori ed autisti o nel rispetto della rigorosa distanza di un metro.

Nel caso di consegne a domicilio, anche effettuate da Riders, le merci possono essere consegnate senza contatto con il destinatario e senza la firma di avvenuta consegna. Ove ciò non sia possibile, sarà necessario l’utilizzo di mascherine e guanti.

Servizi di trasporto non di linea, cioè Taxi e Ncc, oltre alle cautele di carattere generale per tutti i servizi di trasporto pubblico, va evitato che il passeggero occupi il posto disponibile vicino al conducente. Sui sedili posteriori non potranno essere trasportati, distanziati il più possibile, più di due passeggeri qualora muniti di idonei dispositivi individuali di sicurezza. In mancanza di dispositivi potrà essere trasportato un solo passeggero. Nelle vetture omologate per il trasporto di sei o più passeggeri dovranno essere replicati modelli che non prevedano la presenza di più di due passeggeri per ogni fila di sedili, fermo restando l’uso di mascherine. E’ preferibile dotare le vetture di paratie divisorie. Il conducente dovrà indossare dispositivi di protezione individuali.

  • condividi l'articolo
  • 2
Lunedì 27 Aprile 2020 - Ultimo aggiornamento: 29-04-2020 11:28 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
0 di 0 commenti presenti