La Ferrari 275 GTB4 appartenuta a Steve McQueen

Ferrari 275 GTB4, operazione restauro:
torna in Italia la Rossa di McQueen

di Sergio Troise
  • condividi l'articolo

NAPOLI - Trasformare una Ferrari chiusa in spider? Si può fare. A condizione che ci pensi la casa madre, cioè i tecnici specializzati di quell’autentico tempio dell’ingegneria automobilistica che ha sede a Maranello. Ma gli americani non la pensano così. E infatti sono molti i capolavori del Cavallino disinvoltamente trasformati negli States da carrozzieri senza scrupoli, che hanno tagliato il tetto, sistemato qualche rinforzo qua e là, applicato una capote in tela e via: ecco la scoperta che ruggisce come una Gran Turismo, con tanto di V12 sotto il cofano (quando non vengono sostituiti anche meccanica e motori, ricorrendo all’inesauribile scorta di V8 made in Usa).
Un'operazione del genere fu eseguita, purtroppo, anche su una magnifica Ferrari 275GTB/4 appartenuta alla fine degli anni 60 a Steve McQueen (la ricevette sul set del film Bullit, girato nel ’68).

L’attore americano, celebre anche per i suoi trascorsi di pilota, in verità non si azzardò a fare modifiche blasfeme. Ma nei successivi passaggi di proprietà, la macchina finì nelle mani di un maniaco del plein air, che l’ha trasformata in spider. Un'operazione ardita, che non ha tenuto conto del lavoro fatto a Maranello, quando venne messa in produzione una versione scoperta della 275 denominata GTS (dove la S stava per Spider, in sostituzione della B, che stava per Berlinetta). Quell’auto era frutto del lavoro eseguito in collaborazione con Pininfarina, che si accollò anche l’incarico di costruirla a Torino (la GTB nasceva invece alla Scaglietti di Modena).
Per fortuna, quella 275 appartenuta a Steeve McQueen e trasformata in America, oggi è tornata in Italia ed è stata affidata dall’attuale proprietario alle sapienti cure del reparto Ferrari Classiche, benemerita filiazione della casa madre, che dal 2006 ha esaminato oltre 3.300 richieste di certificazione di autenticità, grazie alla disponibilità di documenti e disegni originali e al lavoro di una squadra di specialisti del restauro.

Nel giro di qualche mese, la Ferrari appartenuta a Steeve McQueen tornerà dunque ad essere una 275 GTB/4 perfettamente rispondente alle caratteristiche della berlinetta nata nel 1964. Un’auto straordinaria, realizzata in acciaio e alluminio (alcuni esemplari interamente in alluminio) alla quale venne affidata la missione di continuare la leggenda della 250 GTO (Gran Turismo Omologata), raro capolavoro realizzato in appena 36 unità.
A proposito di GTO, icona Ferrari per antonomasia, Business Week ha appena raccontato del passaggio per 35 milioni di dollari, in una trattativa privata, dell’esemplare realizzato per Stirling Moss. Una somma da Guinness, che celebra nel miglior modo i 50 anni della vettura entrata nella leggenda e considerata da molti la Ferrari più bella di tutti i tempi.
Le quotazioni record, sul mercato delle auto d’epoca, sono del resto una costante per il marchio Ferrari: nel 1990 un’altra GTO venne aggiudicata all’asta per 10 milioni e 756.833 dollari; nel 2008 una 250 California del ’61 arrivò a quota 10 milioni 910.592 dollari; nel 2011 una 250 Testa Rossa del 1957 a 16,39 milioni di dollari.

  • condividi l'articolo
Martedì 12 Giugno 2012 - Ultimo aggiornamento: 17-09-2012 11:32 | © RIPRODUZIONE RISERVATA