Il taglio del nastro al Ferrari Land di Tarragona

Ferrari Land, a Tarragona (Spagna) inaugurato il parco divertimenti del Cavallino

di Mattia Eccheli
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TARRAGONA – Il cielo sopra Tarragona si tinge di rosso. Nel giorno dell'apertura del Ferrari Land, il secondo parco tematico del Cavallino Rampante, il primo in Europa, non c'è una nuvola. E il color porpora della struttura da 120 metri del Red Force, l'acceleratore verticale più veloce del Vecchio Continente, è destinato a diventare il simbolo non soltanto di questa nuova oasi del divertimento, ma forse anche della città. La formula dubitativa è d'obbligo, visto che dal 2000 Tarragona, un'ora di macchina da Barcellona, è stata dichiarata patrimonio dell'umanità dall'Unesco.
 

 

Ferrari Land integra, completa ed arricchisce il circo dell'intrattenimento di PortAventura, che conta un totale di tre parchi per un totale di 4 milioni di visitatori nel 2016. Grazie a quello ispirato a Maranello, è stato ricostruito anche lo storico edificio della società, dovrebbero diventare 5 milioni nel 2017. E sono destinati a salire nei prossimi anni, almeno nella speranze della proprietà che ha investito oltre 100 milioni nel Ferrari Land e 400 nella valorizzazione dell'area.

Il parco copre una superficie attorno ai 70.000 metri quadrati ed offre 11 attrazioni, fra le quali anche il Red Force da record, una manciata di secondi di adrenalina allo stato puro. A bordo dei vagoncini si viene proiettati in 5 secondi a 180 chilometri all'ora di velocità, catapultati e ruotati verso l'infinito con una pressione fino a 4G e quindi ributtati nel vuoto prima di poter nuovamente posare i piedi sulla terraferma. «Accelerazione, velocità e pressione sono quanto di più simile si possa vivere al volante di una monoposto di Formula 1», assicura Marc Genè, collaudatore della Ferrari.
 

Il parco non strizza l'occhio ai soli fan delle Rosse e della velocità, ma a tutte le famiglie. Nel Maranello Grand Race sono autorizzati guidare solo i bambini: il tortuoso circuito misura 500 metri ed anche se le mini Ferrari sono su un binario, i piccoli aspiranti piloti possono almeno sperimentare il (controllato) brivido dell'accelerazione. Poi ci sono 8 simulatori semiprofessionali, ma quasi identici a quelli sui quali si allenano i fuoriclasse: un'esperienza di 15 minuti, di cui 7 di gara. E molto altro ancora: le Thrill Towers da 65 metri, il Racing Legends, il Flying Dream o alcune auto che arrivano direttamente dal Museo Ferrari e che vengono periodicamente cambiate. Il parco è un tributo al genio innovativo di Enzo Ferrari, che incidentalmente coincide con i 70 anni del marchio.
 

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Venerdì 7 Aprile 2017 - Ultimo aggiornamento: 08-04-2017 05:24 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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