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NEW YORK - A molti il nome di Michele Conti non dirà molto, visto che è noto solo ai super-appassionati di motori e, in particolare, a quelli che collezionano modellini in scala di automobili. Per loro, che però sono un vero esercito in tutto il mondo, Conti è un vero mito, forse il più grande "specialista" della storia che spesso viene paragonato - sia per la sua abilità che per il valore delle sue realizzazioni - ad Enzo Ferrari.
Una conferma della grandezza di questo automodellista torinese (scomparso nel 1996) è arrivata dalla recente asta Driven By Disruption organizzata da RM Sotheby a New York dove un esemplare in scala 1:2 della Ferrari 250 Testa Rossa del 1958, realizzata appunto da Conti nel 1985 come auto per bambinì con tanto di motore a scoppio e perfetta riproduzione degli interni, è stata battuta a 89.125 dollari, pari a poco meno di 82mila euro.
Quella registrata all'asta di New York è una quotazione record per il settore delle riproduzioni in scala di auto, che riflette non solo l'incredibile crescita del valore dei bolidi del Cavallino in generale. Ne è la riprova la 290 MM Scaglietti del 1956 che nella stessa asta, ha superato quota 28 milioni di dollari, ma anche una vera e propria passione per il Made in Italy a quattro ruote, ma che comprende la nostra storia dei motori a 360°.
Ne sono un esempio il poster originale del Gran Premio di Monza del 1922, venduto per 57.500 dollari, e un più recente Cavallino in bronzo (probabilmente realizzato ufficialmente dall'azienda) del 1960 e alto 127 cm che è stato assegnato per 35.650 dollari. Chi avesse puntato, per un regalo natalizio, sulla Ferrari 250 Testa Rossa 1:2 firmata Michele Conti appena assegnata potrà comunque cercare di rifarsi con un'altra icona della storia dei modellini del Cavallino, la 250 F2 del 1953 riprodotta dalla AMB Marchesini in scala 1:6 per la Toschi, ditta di sciroppi e frutta sottospirito Toschi ( il modellino di auto si apre e può contenere una bottiglia). Questa riproduzione, nelle sempre più rare transazioni tra privati, sfiora ormai i 3.000 euro.
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