La nuova Ferrari Portofino

Ferrari Portofino, la raffinata ciliegina sulla torta per il 70° compleanno del Cavallino

di Giampiero Bottino
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MARANELLO - Nella dovizia di informazioni fornite dalla comunicazione Ferrari nelle anticipazioni sulla Portofino mancava soltanto una voce, il prezzo. Dettaglio peraltro ininfluente per chi se la può permettere e di limitato interesse per la maggioranza dei fans che possono solo sognarla. Il debutto della nuova Ferrari scoperta è in un certo senso la ciliegina sulla torta di compleanno della Ferrari, che quest’anno festeggia le 70 primavere con una nutrita serie di manifestazioni organizzate in una sessantina di Paesi di vari continenti dove tanti felici possessori di una «rossa» hanno avuto la possibilità di esibirla nel corso di appuntamenti dedicati.
 

 

In realtà, l’auto che può essere considerata la vera madrina del compleanno è un’altra vettura scoperta del Cavallino, LaFerrari Aperta che è stata svelata al Salone di Parigi del 2016 in concomitanza la presentazione del programma organizzato per celebrare degnamente il settantesimo compleanno del marchio. Un ciclo di appuntamenti aperto a Maranello il 12 marzo, cioè nello stesso giorno in cui – nel 1947 – Enzo Ferrari aveva personalmente guidato fuori dai cancelli della fabbrica da lui fondata la prima vettura che portava il suo nome, la 125 S con motore 12 cilindri 1.5 da 90 cv, mentre la conclusione delle celebrazioni è affidata – sempre nella cittadina culla del Cavallino Rampante – al maxi raduno del secondo fine settimana di settembre.

Tra le due date, l’evento forse più significativo dell’annata si è svolto dall’altra parte del pianeta, a Pebble Beach in California, dove ogni anno in agosto si svolge il più ricco – e per qualcuno il più prestigioso – Concorso d’Eleganza del mondo. In questo esclusivo contesto, a margine della proclamazione della «Best of show», che ha visto una Ferrari 315 Scaglietti 59 Spider occupare il terzo gradino del podio, si è svolta una parata celebrativa di 70 (il numero è tutt’altro casuale) spettacolari vetture uscite in sette decenni dalle linee di montaggio di Maranello.

Un autentico «parterre de roi» nel quale spiccavano alcuni capolavori assoluti come la 250 Gt Swb Competizione del 1960, le due 250 Gto del 1962, la 275 Gts/4 «Nart» Spyder del 1967, le due 288 Gto del 1983 e del 1985. Senza dimenticare un cenno alla Ferrari 275 Gtb/C del 1966 che è stata aggiudicata per 14,2 milioni di dollari, nuovo record assoluto per questo modello, nel corso di una delle aste che rappresentano un cardine della «Motor week» californiana e che hanno consentito all casa d’aste ufficiale del Concorso Gooding & Company di aggiudicare per 91,5 milioni di dollari.
 

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Lunedì 30 Aprile 2018 - Ultimo aggiornamento: 20:04 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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