La Fiat 124 spider

Fiat 124 spider, 50 anni e non li dimostra: debuttò il 3 novembre 1966

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TORINO - Grande anno, per la storia dell'industria automobilistica italiana, il 1966: in marzo al Salone di Ginevra viene lanciata l'iconica Alfa Romeo Duetto, e qualche mese più tardi - esattamente il 3 novembre - al palazzo delle Esposizioni del Parco del Valentino, sede del Salone di Torino - Fiat fa debuttare la splendida Dino, nata da una collaborazione con la Ferrari visto che servivano 500 esemplari di produzione per ottenere l'omologazione del motore V6 destinato alla monoposto di Formula 2 della Casa di Maranello. Ma nel vasto stand al centro del padiglione principale, accanto alle "ammiraglie" 1800 e 2300 e agli altri modelli più popolari del catalogo Fiat dell'epoca, svetta per in tutta la sua bellezza e modernità la nuova 124 Sport Spider, disegnata da Pininfarina, a cui Fiat affida anche la costruzione delle carrozzerie.

A firmarla, ispirandosi al suo prototipo Corvette Rondine presentato al Salone di Parigi del 1963, è Tom Tjaarda. Realizzata su una variante accorciata del telaio della omonima berlina, la prima versione della 124 Sport Spider monta un 4 cilindri bialbero 1.5 alimentato con un carburatore doppio corpo, in grado di erogare 90 cv e capace di spingere questa agile spider 2+2 fino a 170 km/h. Lo schema delle sospensioni prevede ancora il ponte rigido al retroreno, ma la 124 Sport Spider porta al debutto di serie un nuovo cambio a 5 marce e i freni a disco sulle quattro ruote, raffinatezze esclusive per quei tempi in questa fascia di mercato.

Nel 1969 arriva la seconda serie, riconoscibile per le 'gobbe' sul cofano, e dotata di una variante evoluta del 4 cilindri bialbero (progettato come tutta questa famiglia di motori dall'ex ingegnere capo della Ferrari, Aurelio Lampredi) con cilindrata portata a 1,6 litri e capace di erogare 110 cv. La terza e ultima serie con marchio Fiat arriva nel 1972 - due i motori: 1.6 da 104 cv e 1.8 da 114 cv - parallelamente al debutto della Fiat Abarth 124 Rally "stradale" che viene costruita in 900 esemplari utilizzando una variante del bialbero 1.8 portata a 128 cv. La terza serie della Fiat 124 Sport Spider e la Fiat Abarth 124 Rally vengono commercializzate fino al 1975. In quell'anno - nel frattempo è uscita di scena la berlina 124, sostituita dalla 131 - la 124 Sport Spider viene "ceduta" alla Pininfarina che ne prosegue la produzione come Fiat Spider e nella sola variante 1.8i da 90 cv per l'esportazione in Usa, mercato dove incontra un grandissimo successo.

Quattro anni più tardi debutta il bialbero 2.0i con iniezione elettronica Bosch che eroga 105 cv. Nel 1981 il "ritorno" di questo iconico modello - ma con la denominazione Pininfarina Spidereuropa - anche nei mercati europei. Nel 1983 il debutto della edizione limitata Spidereuropa Volumex che si distingueva per il motore sovralimentato tramite un compressore volumetrico che portava la potenza a 136 cv. La Spidereuropa continuerà ad essere venduta fino allo stop definitivo del 1985 raggiungendo - tra modelli Fiat e modelli Pininfarina - un totale di 200mila esemplari prodotti.

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Venerdì 4 Novembre 2016 - Ultimo aggiornamento: 12-11-2016 18:33 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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