Nel consueto referendum tra i lettori dello storico mensile ha preceduto Mazda Mx5 e Volvo Xc60. Nel corso dell'evento, coincidente con il 60° compleanno della rivista, è stato assegnato a Luca Cordero di Montezemolo il premio “Gianni Mazzocchi 2016

Fiat 500X incoronata novità dell'anno: è lei la regina del «Quattroruote day»

di Giampiero Bottino
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MILANO – È la Fiat 500X la "Novità dell'anno 2015". Lo hanno deciso i lettori di Quattroruote che hanno partecipato al referendum proposto annualmente dalla regine di tutte le riviste motoristiche del nostro Paese. Il crossover italiano ha preceduto, raccogliendo il 26,6% dei voti espressi e precedendo largamente la Mazda Mx5 (8,3%) e la nuova Xc 90 della Volvo (7,6%).

La consegna del trofeo a Olivier François, responsabile mondiale del marchio, è avvenuta nel corso del “Quattroruote day”, l'appuntamento annuale con il mensile dell'Editoriale Domus che, diventato un imperdibile momento d'incontro per il mondo dell'auto, ha abbandonato quest'anno la storica location di Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa milanese, per trasferirsi all'UniCredit Pavillion, intrigante edificio ligneo a forma di uovo che – assieme allo slanciato pinnacolo della contigua Torre UniCredit – è uno degli edifici-simbolo di piazza Gae Aulenti, cuore del progetto Porta Nuova che ha ridisegnato lo skyline del capoluogo lombardo.

Da un premio all'altro: il secondo (ma non meno significativo) trofeo protagonista della giornata, quello intitolato al mitico fondatore della rivista Gianni Mazzocchi e disegnato quest'anno dall'architetto Alessandro Mendini, è stato consegnato dalla figlia Giovanna, attuale presidente dell'Editoriale Domus, a Luca Cordero di Montezemolo, per "aver saputo, lungo una carriera segnata dalla passione per l’automobile, coniugare formidabili record sportivi e altrettanto lusinghieri risultati industriali". Intervistato da Luigi Floris, Montezemolo ha confessato tra l'altro che il suo grande amore – secondo solo alla famiglia – resta sempre (anche se così diversa dalla mia") la Ferrari.

A regalare un significato particolare all'appuntamento di quest'anno è stata la coincidenza con il 60° compleanno di Quattroruote, festeggiato con un cofanetto che al numero di febbraio abbina un intrigante volume che non solo ripercorre gli ultimi sei decenni di storia dell'automobile e della società italiane e mondiali, ma anticipa anche le grandi sfide destinate a connotare i prossimi 40 anni incentrate di 4 temi portanti: connettività, guida autonoma, l'internet delle cose che pervaderà tutte le attività umane, alla mobilità supersonica e fantascientifica che accompagnerà Quattroruote verso lo spegnimento delle cento candeline.

Un grande passato con lo sguardo rivolto al futuro, che trova una visionaria anticipazione nella rivoluzionaria ipotesi di automobile a grande autonomia spinta da 4 motori elettrici e caratterizzata da un look ispirato al mondo dell'origami. Non a caso battezzata Shiwa, che in giapponese significa “piega”, sarà protagonista dello stand di Quattroruote al Salone di Ginevra. Sviluppata in collaborazione con lo Ied di Torino, l'Istituto europeo di Design fondato 50 anni fa e quindi accomunato nella festa del compleanno, fa seguito al successo riscosso lo scorso anno dalla Syrma, concept car ibrida a tre posti, rafforzando una partnership già ampiamente consolidata.

Un evento importante che segna di fatto l'avvio di un anno ricco di iniziative e di soddisfazioni per la rivista di Rozzano. Alla prima categoria si iscrivono per esempio, come ha ricordato il direttore Gianluca Pellegrini, i due nuovi master ad alta specializzazione della Quattroruote Academy creata nel 2014 e con la prima mostra di “Road to Evolution” che sarà inaugurata in aprile alla Villa Reale di Monza, in concomitanza con la Settimana milanese del Design, e rimarrà aperta sino a fine ottobre. La soddisfazione deriva da una sorta di attestato ufficiale di autorevolezza e credibilità: l'inserimento del Q-Index, l'indice dei prezzi al consumo di prodotti e servizi del settore automotive creato da Quattroruote nello scorso aprile, è entrato nel paniere Istat che determina l'andamento del costo della vita.

Coerente con la filosofia del guardare avanti la giornata milanese è stata caratterizzata anche da una serie di interventi sul tema della mobilità urbana del futuro affidati, sotto la comune etichetta “Pre vision” a quattro autorevoli oratori. L'architetto Stefano Boeri prevede che le città ricominceranno a crescere in altezza, con edifici verticali adibiti non solo ad abitazione, ma destinati anche alla cultura, all'educazione e al tempo libero. Walter de' Silva, fresco pensionato che ha appena lasciato il gruppo VW di cui era responsabile del design, nonché presidente di Italdesign, ha ammonito sugli eccessi di entusiasmo nei confronti dell'automobile interamente digitalizzata: "Lo potranno essere tantissime funzioni, ma frenare, accelerare e sterzare resteranno attività analogiche".

L'analisi sociologica di Francesco Morace, fondatore del Future concept lap, ha parlato di un passaggio epocale in corso, di un cambio di paradigma destinato a carattere i prossimi 20-25 e destinato a esaltare il valore dell'eccellenza e del ben fatto, in contrapposizione al mito del low cost prevalente nel recente passato. Infine Lukas Nerckermann, esperto di mobilità alla cui evoluzione ha recentemente dedicato un saggio di grande successo, ha spiegato perché a suo parere il modo di muoversi si stia progressivamente spostando verso i tre obiettivi finali esemplificati nello slogan “Zero emissioni, zero incidenti e zero proprietà”. Nella sua visione, il cammino verso la guida autonoma appare ineluttabile, anche se "si continuerà a godere, magari in location dedicate, del sogno – coltivato da molti – di guidare un'auto sportiva su strade libere".
 

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Venerdì 5 Febbraio 2016 - Ultimo aggiornamento: 18:48 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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