
Puma Gen-E, il crossover Ford è anche elettrico. Motore da 168 cv, batteria da 43 kWh e circa 400 km di autonomia

Ford Puma Gen-E, com’è e come va il piccolo crossover dell’Ovale Blu diventato elettrico

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Tra l’obbligo di adeguarsi alle regole imposte dall’UE e la revisione delle politiche ambientali annunciate da Donald Trump, per molti produttori di autoveicoli non è facile destreggiarsi. E ancora più difficile diventa programmare produzioni e politiche commerciali se gli interessati hanno quella che potremmo definire la “doppia nazionalità”. Come Ford, storico marchio americano affermatosi anche in Europa, dove produce veicoli in Germania, Romania e Spagna e li vende praticamente in tutto il continente (esportandoli anche oltre). Rispettoso delle direttive UE in materia di decarbonizzazione, e ovviamente ignaro della drastica svolta che Trump avrebbe imposto alle politiche ambientaliste degli USA, il vertice del colosso euroamericano ha avviato da tempo una rivoluzione mirata a incrementare sempre più l’elettrificazione dei modelli contrassegnati dall’ovale blu. E Jim Farley, presidente dell’azienda passata alla storia per aver inventato, nel 1913, la catena di montaggio (strumento indispensabile per abbattere i costi di produzione e, di conseguenza, i prezzi di listino delle automobili), sulla diffusione delle auto elettriche ci ha messo la faccia, investendo sugli stabilimenti produttivi, sulle batterie e su tutto ciò che può contribuire a diffondere la “cultura” dell’elettrico.
E’ stato talmente pignolo, il manager americano, nell’assecondare la svolta, da aver confessato che per 6 mesi ha guidato un SUV della cinese Xiaomi, azienda inizialmente specializzata in elettronica di consumo, poi dedicatasi a produrre auto full electric a emissioni zero. “Se non conosci i rivali e non guidi le loro auto non potrai mai batterli” confidò tempo fa il numero 1 di Ford, svelando i primi dettagli della strategia dell’innovazione. Una strategia mirata a rendere l’auto elettrica accessibile, esattamente come fu all’inizio del secolo scorso per la Model T voluta dal fondatore Henry Ford. Nel piano di rinnovamento sono stati previsti l’addio a modelli come la Mondeo e la Fiesta, cui si aggiunge ora quello della Focus. Torneranno invece a vivere, sotto nuove vesti, modelli che hanno scritto la storia del marchio come la sportiva Ford Capri e il SUV Explorer. Soprattutto, rimane in produzione, aggiornata e “coerente” con il piano originario di elettrificazione, la Puma, ovvero l’auto della gamma Ford più venduta in Europa, in forza dell’appartenenza al segmento B-SUV, il più diffuso anche in Italia.
Nel nostro paese la nuova Puma Gen-E (così si chiama la versione elettrica) è già ordinabile a partire da 32.950 euro (35.200 euro il top di gamma), con le prime consegne previste per la primavera. Come l’ibrida che l’ha preceduta (e rimane in listino) è lunga poco più di 4 metri (4,23), larga 1,81 e alta 1,55; il passo è di 2,59 metri e i posti disponibili sono 5. Esteticamente riprende lo stile dell’ultima generazione di Puma, con tocchi distintivi mirati a migliorare l’aerodinamica, come la rinuncia all’inutile griglia aperta sul frontale, ora chiuso e rimodellato. Di pregio i fari Matrix full-LED adattivi e predittivi che illuminano la strada in modo intelligente, adattandosi alle condizioni di guida. Uno spoiler posteriore sportivo e i cerchi in lega dal design esclusivo (da 19 pollici sul top di gamma, da 17 o 18 sulle altre) completano l’aggiornamento del look. Inevitabile l’incremento di peso (1.563 kg, circa 200 in più).
Il maggior contenuto di novità sta ovviamente nella motorizzazione, affidata a un sistema che sfrutta una batteria dagli ioni di litio a 43 kWh che si può ricaricare in corrente continua a 100 kW dal 10 all’80% in 23 minuti (ma da una colonnina rapida si possono ottenere fino a 135 km di autonomia aggiuntiva in 10 minuti). La potenza è di 123.5 kW/168 cv/290 Nm, la velocità massima dichiarata di 160 km/h, mentre l’accelerazione da 0 a 100 km/h richiede 8 secondi. 523 i km di autonomia nel ciclo urbano, 376 nel ciclo combinato. La trazione, come sull’ibrida, è anteriore, e sono previste 4 modalità di guida, tra le quali la ECO per ottimizzare l’efficienza, che viene stimata dalla casa in 13,1 kWh/100 km. Come per tutte le elettriche non c’è il cambio, ma i comandi al volante rendono il passaggio tra le modalità di guida semplice e immediato. La tecnologia one-pedal, inoltre, rende la guida nel traffico meno stressante. La sicurezza attiva è assicurata dai sistemi di assistenza alla guida (ADAS) come il cruise control adattivo, il riconoscimento dei segnali stradali, il mantenimento di corsia, la frenata automatica d’emergenza (individua anche i pedoni), l’avviso di marcia contromano e il predictive speed assist che regola la velocità in corrispondenza di curve, rotatorie e svincoli. Ma non tutto è di serie, e per la guida assistita di livello 2 bisogna scegliere il pacchetto Co-Pilot, proposto a 1.250 euro. Fa parte degli optional anche la telecamera a 360° che riproduce su schermo la vista dall’alto rendendo più facili le manovre.