Una delle aree all'interno della Ferrari dove i dipendenti possono mantenersi in forma

Formula Uomo, l'eccellenza Ferrari:
la grande Germania studia il Cavallino

di Sergio Troise
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NAPOLI - Volete tenere sotto controllo il colesterolo e ridurre i rischi di malattie cardiovascolari? Andate a lavorare in Ferrari. Detta così, sembrerebbe una battuta. E invece è una cosa talmente seria, sperimentata e documentata, che è diventata materia di studio in un simposio svoltosi in Germania, per la precisione nel Convegno Internazionale di Cardiologia svoltosi qualche giorno fa a Monaco di Baviera. Insomma, roba importante, altroché: materia di studio per medici e maestri dell’efficienza tedesca, stavolta costretti ad apprendere dagli italiani di Maranello come si annulla lo spread tra qualità del lavoro e qualità della vita.

Tutto nasce da Formula uomo,
programma introdotto a Maranello quattro anni fa, con l’obiettivo di migliorare, appunto, la qualità della vita dei dipendenti e delle loro famiglie. Un piano innovativo e ambizioso, che nella declinazione Formula Benessere ha dato risultati talmente sorprendenti da diventare un caso d’interesse scientifico. Ad illustrare i risultati del lavoro su prevenzione e controllo della salute dei lavoratori del Cavallino, hanno provveduto Fred Fernando e Alessandro Biffi, medici fondatori di “Med-Ex Medical Partner Scuderia Ferrari”, equipe medico-sportiva che si prende cura dei dipendenti della Casa di Maranello. Sono loro gli artefici di questa operazione che per una volta pone la Ferrari in primo piano non per i suoi supermotori, per i risultati commerciali o per i successi di Alonso in Formula 1, ma per gli uomini che operano ogni giorno, silenziosamente, dietro le quinte: un patrimonio da salvaguardare, dall’ultimo meccanico al primo ingegnere. La loro salute, la condizione psico-fisica, la qualità delle loro vite, insomma, è la premessa fondamentale per ottenere tutto il resto.

Formula Benessere ha provveduto
a diffondere la cultura dell’educazione sanitaria in azienda. Come? Innanzitutto attraverso un check up medico completo, finalizzato a individuare i principali parametri fisiologici e gli eventuali problemi collegati a fattori di rischio delle malattie. A questi controlli seguono indicazioni personalizzate circa il comportamento alimentare e la stesura di un programma di fitness adeguato alle esigenze di ciascun soggetto: dieta, attività fisica, esercizio mentale, attività ludiche: pensa a tutto l’azienda. Med-ex Medical Partner Scuderia Ferrari, con l’aiuto di 168 dipendenti del Cavallino, ha potuto dunque studiare gli effetti del programma su un periodo di 4 anni. Poi, per valutare in modo attendibile i dati registrati, li ha messi a confronto con il famoso “Progetto Brisighella”, che da 40 anni monitora la popolazione del territorio ravennate quale oggetto di studio clinico-epidemiologico per i fattori di rischio collegati a malattie cardiovascolari e dismetaboliche. Per essere chiari: secondo la comunità scientifica, Brisighella è il termine di confronto irrinunciabile per ogni lavoro di questo tipo in Italia.

Analizzando il campione dei dipendenti Ferrari
è così emerso che non solo tutti i fattori di rischio sono scesi rispetto a prima dell’inizio del programma, ma sono addirittura migliorati rispetto a quelli dello studio Brisighella, con un abbattimento significativo dei livelli di colesterolo, del rapporto tra trigliceridi e lipoproteine a bassa densità e altri fattori di rischio per le malattie cardiovascolari. Nello studio illustrato al convegno internazionale di Monaco, gli autori hanno sottolineato – vale la pena sottolinearlo una volta di più - come l’utilizzo da parte della Ferrari di strumenti di prevenzione non solo abbia ridotto i fattori di rischio ma abbia anche contributo a migliorare la qualità della vita delle persone.

Ma che cosa fa, in concreto
, la Ferrari, per i suoi dipendenti? Innanzitutto concede gratuitamente l’accesso a Formula Benessere. Sia ai dipendenti, sia ai loro familiari. Tra i servizi inclusi nel programma, l’assistenza medica, una palestra, libri per le scuole di ogni ordine e grado, prime cinematografiche e molte altre attività che tendono a rendere meno noiosa e meno nociva la giornata in azienda, ma anche a creare un forte senso di appartenenza alla comunità Ferrari. Ogni anno la Casa di Maranello investe in queste azioni circa 4 milioni di euro a cui vanno aggiunti significativi investimenti volti al miglioramento degli ambienti di lavoro, giudicati tra i più all’avanguardia nel mondo. Non per niente, qualche anno fa il Financial Times, che in tante occasioni non ha perso occasione per bacchettare il nostro Paese, ha assegnato alla Ferrari il premio come “Best place to work in Europe”. Il miglior luogo per lavorare in Europa.

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Venerdì 31 Agosto 2012 - Ultimo aggiornamento: 04-09-2012 09:58 | © RIPRODUZIONE RISERVATA