Lapo Elkann

Garage Italia, inaugurato a Milano l'hub creativo di Lapo Elkann: centro stile e ristorante

di Giampiero Bottino
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MILANO - Anche Lapo Elkann vuole lasciare il segno nel rinascimento di Milano, le metropoli che ha finalmente ritrovato quella voglia (e capacità) di osare e di stupire che negli Anni 50 del secolo scorso ne aveva fatto la locomotiva del boom economico e della resurrezione post bellica del Paese.

Scenografica e sorprendente, la nuova sede milanese di Garage Italia Customs, specializzato nella personalizzazione di tutto ciò che viaggia per terra, per mare e per aria fondato tre anni fa dal più vulcanico e creativo esponente della dinastia Agnelli, non ha la spettacolare imponenza degli edifici che hanno ridisegnato lo skyline cittadino (dal Bosco verticale alla Diamond Tower, dal grattacielo Unicredit con la guglia svettante a 231 metri d'altezza ai 50 piani della Torre Isozaki), ma ha una significativa valenza storico-culturale.

L'hub creativo di Garage Italia nasce infatti dalla ristrutturazione di un edificio emblematico per la città, la stazione di servizio Agip Supercortemaggiore di piazzale Accursio, datata 1952. Un esempio di architettura streamline – stile nato negli Anni 20 in Usa, ma ampiamente influenzato ispirato dai principi del futurismo italiano – dalla forma aerodinamica enfatizzata dalla grande pensilina su due livelli che, alla confluenza tra due strade di grande comunicazione, fungeva quasi da frangiflutti per il traffico sempre più intenso della nascente motorizzazione di massa, fornendo un'ulteriore prova della lungimiranza di Enrico Mattei, fondatore dell'Eni e tra i «padri» del miracolo economico italiano.

Dopo circa vent'anni di abbandono e tre di impegnativo lavoro, coordinato dallo studio di architettura aMDL di Michele De Lucchi, l'edificio è rinato nel rispetto della struttura originale, innervata però con soluzioni e materiali hi-tech, oltre che con componenti d'arredo rigorosamente made in Italy, coerenti con le passioni e i gusti esuberanti di Lapo. Lo testimoniano i 1.100 modellini di automobili sospesi sull'area bar, i sedili delle Ferrari Daytona e 599 trasformati in poltrone, le lampade ispirate alle marmitte delle auto da competizione, l'impronta degli pneumatici impressa sui gradini della scale che conducono al piano superiore.

Qui si trovano da una parte la verdeggiante terrazza esterna in stile tropicale, mentre all'estremità opposta protesa su piazzale Accursio c'è la sala trapezoidale del ristorante, al cui centro campeggia la carrozzeria di una Ferrari Gto adibita a cocktail station. La sala termina con un'altra area esterna che affaccia su piazzale Accursio. È il «Riva privée», accessibile solo su prenotazione e allestito come il motoscafo Aquarama, icona del celebre cantiere di Sarnico.

La nuova sede di Garage Italia, infatti, non vuole essere un normale show room, ma un punto d'incontro aperto alla città, e soprattutto agli amanti dello stile e del bello, dove gustare i menu realizzati dallo chef Gabriele Faggionato sotto la supervisione di un guru della ristorazione come Carlo Cracco, partner gastronomico di questa avventura, piuttosto che cimentarsi con il simulatore di guida di una Ferrari identico a quello utilizzato per addestrare i piloti del Campionato GT.

Sotto l'aspetto del business, i potenziali clienti desiderosi di trasformare la propria vettura (ma anche la moto, lo yacht, l'aereo e più semplicemente la cover dello smartphone) in un pezzo unico, sfruttando la competenza degli specialisti di Garage Italia nelle più sofisticate tecniche di wrapping, possono perdersi nello sterminato campionario di colori e disegni esposti nella «Materioteca» al piano terra, dove durante l'inaugurazione si poteva ammirare la scocca di Gto dalla quale gli artigiani della Ferrari hanno ricavato la scrivania di Lapo Elkann. Il quale per l'occasione ha annunciato l'imminente brevetto di due nuovi colori: il Blu Navy di Garage Italia e l'Azzurro Lapo.

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Martedì 14 Novembre 2017 - Ultimo aggiornamento: 15-11-2017 21:57 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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