Il Red Force in azione

La giostra del Cavallino, aperto in Spagna il Ferrari Land: 1° parco divertimenti in Europa dedicato alle Rosse

di Mattia Eccheli
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TARRAGONA - Il passato e il futuro. L’archeologia e la tecnologia. Romani e modenesi: sono i vecchi e nuovi richiami di Tarragona, dal 2000 patrimonio dell’Umanità per l’Unesco. A un’ora di macchina da Barcellona, servita da un moderno aeroporto internazionale fiorito dopo i Giochi Olimpici del 1992 dove con pochi euro al giorno si può noleggiare un’auto, a Tarragona si concentrano arte e divertimento di “matrice” italiana. In città resistono anfiteatro, circo, mura e molto altro a testimonianza della grandezza raggiunta dall’Impero, della quale era una roccaforte strategica. Fuori è sbocciata una grande area del divertimento, ampliata ed arricchita con l’inaugurazione di Ferrari Land, il primo parco tematico d’Europa ispirato al Cavallino ed il secondo al mondo, dopo quello di Abu Dhabi.
 


Il faro dei naviganti del terzo millennio che sciamano dall’autostrada è un enorme traliccio rosso che funge da punto di riferimento per i visitatori: la meta, a Salou, è vicina. Chi cerca parcheggio (e lo trova, visto che una vasta aerea è riservata ad auto e corriere, ma la stazione del treno si raggiunge in una decina di minuti a piedi) si rende subito conto di cosa rappresenti. È il Red Force, l’acceleratore verticale più alto e veloce del Vecchio Continente: «Accelerazione, velocità e pressione sono quanto di più simile si possa vivere al volante di una monoposto di Formula 1», assicura Marc Genè, collaudatore della Ferrari. Un vagoncino a 12 posti col muso di una “rossa” da circuito proietta gli occupanti da 0 a 180 km/h in meno di 5 secondi per poi “avvitarli” verso l’alto, fino a 112 metri di quota, e rispedirli, per lo più urlanti, verso il basso. Una manciata di secondi da brivido, preceduta da imbragatura e controlli. Anche sull’altezza: perché chi è meno di un metro e 40 e chi supera il metro e 95 non ci può salire e quindi è meglio che non si metta nemmeno in coda.

Il Red Force è l’attrazione principale del Ferrari Land, il simbolo del Parco, se non altro perché tre enormi cavallini rampanti neri (l’emblema della casa di Maranello) campeggiano su altrettanti scudi gialli. Ma non è l’unica perché ce ne sono altre undici. Le ha volute PortAventura, la società che in due anni ha costruito la struttura, che ci ha investito oltre 100 milioni di euro e che gestisce le altre due adiacenti aree riservate al divertimento. Il Kid’s Podium che si trova nella piazza del Cavallino (una parte del parco è un sintetico “viaggio in Italia” con alcuni edifici simbolo: la Scala, piazza San Marco, palazzo Vecchio, il Colosseo) è una di quelle normali. Spalmate sui 70.000 metri quadrati di superficie ci sono altre adrenaliniche proposte.
 

 

Le Thrill Towers, fino a 65 metri di altezza, sono le torri di caduta libera e di rimbalzo (minimo 1,3 metri e massimo sempre 1,95 per poterci salire) che regalano emozioni “in quota” e con i piedi all’aria. Oltre all’itinerario guidato nella gloriosa storia di successi di Ferrari (nel piccolo museo saranno sempre esposte importanti vetture per la casa del Cavallino con un’alternanza periodica destinata ai non annoiare i visitatori seriali), al Maranello Grand Race (un circuito lungo il quale solo i più piccoli possono stare al volante) ed allo Junior Championship, ci sono due intriganti soluzioni per mettersi alla prova.

Una, a pagamento (25 euro per un quarto d’ora quasi da pilota), è il Pole Position Challenge, mentre l’altra è il Pit Stop Record. Il primo è il simulatore di guida con tanto di corso da parte dell’istruttore e successivi 7 minuti di gara, il secondo è la prova cronometrata a squadre del cambio dei due pneumatici anteriori di una monoposto ai box di una scuderia di Formula 1. «Sono certo che mio padre sarebbe contento di un’iniziativa come questa perché porta Ferrari in mezzo alla gente e permette a molti di condividerne la passione», ha assicurato Piero, il figlio più giovane di Enzo (l’altro, Dino, è scomparso a 24 anni nel 1956), nel giorno dell’inaugurazione.

Con i suoi altri due parchi (uno acquatico), gli alberghi, i ristoranti, i campi da golf e perfino una spiaggia privata, la grande area dei divertimenti è un richiamo per le famiglie ed un grande volano economico: i visitatori sono stati circa 4 milioni nel 2016 e gli addetti sono attorno agli 8.000. Il Ferrari Land apre alle 10 e chiude alle 17, ma in alta stagione è previsto anche un “turno” serale, fra le sei e l’una. Visite e soggiorni si possono pianificare sul sito internet e personalizzare in base alle esigenze, includendo anche il soggiorno.
 

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Mercoledì 7 Giugno 2017 - Ultimo aggiornamento: 08-06-2017 13:17 | © RIPRODUZIONE RISERVATA