La copertina del libro

“Gran Premi a Roma”, da Vallelunga all'E-Prix dell'Eur: un secolo di grandi corse automobilistiche nella Capitale

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ROMA - Il gran premio riservato alle monoposto a propulsione elettrica che torna sabato sulle strade dell’EUR è un nuovo capitolo di una lunga storia che dal 1925 ha visto non solo il vicino autodromo di Vallelunga, ma anche le vie della Capitale trasformarsi in teatro di grandi competizioni automobilistiche. Con la collaborazione di campioni romani del volante di varie epoche come Franco Bernabei, Marco Cioci, Andrea Cola, Giancarlo Fisichella, Maurizio Flammini, Claudio Francisci, Alex Frassineti, Roberto Marazzi, Germano Nataloni, Gian Luigi Picchi, Emanuele Pirro,Max Rendina – e con i ricordi di Prisca Taruffi - il libro “Gran Premi a Roma” di Franco Carmignani e Paolo Ferrini, presentato ufficialmente venerdì scorso presso la sede dell’Automobile Club Roma, con gli interventi del Presidente dell’Automobile Club d’Italia Ing. Angelo Sticchi Damiani e della Presidente dell’ente Capitolino D.ssa Giuseppina Fusco, ricostruisce le atmosfere e i circuiti che le hanno ospitate. Prima di approdare a Vallelunga il Gran Premio di Roma, dove esisteva già un vivace movimento motoristico, si è corso vi via sui circuiti di Monte Mario, Parioli, Valle Giulia, Tre Fontane, per poi trovare casa in un vero autodromo, con tanto di curve sopraelevate così come l’inglese Brookland, sfruttando le piste di volo di quello che è l’attuale Aeroporto dell’Urbe, per poi fare una puntata anche. Sul lungomare di Ostia. Dopo la guerra il Gran Premio della Capitale è tornato a disputarsi a Caracalla, in quella che è tuttora considerata la sua location più affascinante, con la prima storica vittoria di una Ferrari nel 1947 con Franco Cortese, e negli anni successivi le repliche dei grandissimi Gigi Villoresi e Alberto Ascari. Sempre alla ricerca di una sede adeguata nel 1954 e nel 1956 si è corso nella Pineta di Castelfusano, con i nuovi beniamini Luigino Musso ed Eugenio Castellotti. Infine l’approdo a Vallelunga.

Ma il richiamo delle strade della Città Eterna ha continuato a ispirare tanti progetti fino alla riuscita di quello dedicato alle monoposto elettriche.

Insomma, un incontro unico al mondo tra la passione per la velocità, che i Romani coltivano da quando andavano al Circo Massimo, e il fascino millenario dell’Urbe che dà agli autori l’occasione per prendere spunto dalle vicende sportive, per non parlare dei campioni e delle loro macchine, ma anche degli scorci di Roma che hanno fatto da cornice alle competizioni automobilistiche capitoline. Il tutto completato con piantine appositamente realizzate per ricostruire tutti i percorsi dove gli abitanti dei vari quartieri potranno riconoscersi scoprendo un passato interessante nelle strade e nei luoghi che magari oggi attraversano distrattamente preoccupati solo del traffico.

 

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Martedì 16 Aprile 2019 - Ultimo aggiornamento: 14:03 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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