Guida con lo smartphone, multa fino a 1700 euro: nella proposta di modifiche al Codice della strada anche la sospensione della patente fino a 3 mesi. Respinta, invece, la proposta targata Lega di elevare da 130 a 150 all'ora il limite nelle autostrade a tre corsie. La Camera, dunque, si appresta ad esaminare e votare una serie di modifiche al Codice della strada per migliorare la sicurezza, ma dopo le recenti tragedie stradali, come quella di Lutago o Senigallia, tra i parlamentari sia di maggioranza che di opposizione c'è una sensazione di dubbio sull'efficacia di ulteriori sanzioni e misure punitive. A sollecitare una rapida approvazione da parte dell'Aula di Montecitorio delle modifiche è Raffaella Paita (Iv), dopo che esse sono state licenziate dalla Commissione Trasporti già a luglio, in un clima bipartisan.
Prima la crisi di governo e poi la legge di Bilancio, che blocca l'iter delle leggi con spese, hanno fermato il testo. Paita, le cui proposte sono state accolte nel ddl votato in Commissione, chiede ora una rapida approvazione. Una sollecitazione condivisa da Sergio Battelli (M5s), presidente della Commissione Politiche Ue.
Tra le nuove norme per la sicurezza c'è un'inasprimento delle multe per chi guida con lo smartphone (da 422 a 1697 euro, e sospensione della patente fino a tre mesi in caso di recidiva), che risulta essere insieme all'alta velocità la principale causa di incidenti.
Viene poi introdotto l'obbligo di cinture di sicurezza per gli scuolabus, a partire dal 2024, e la distanza di sicurezza laterale di 1,5 metri quando si supera una bicicletta.
Il testo contiene poi alcune misure pensate per la sicurezza stradale nelle città, per esempio l'istituzione da parte dei Comuni delle Zone scolastiche, vale a dire le strade intorno alle scuole in cui limitare la velocità a 30 chilometri orari, almeno durante gli orari di entrata ed uscita; oppure la possibilità di attraversamenti pedonali rialzati ad altezza marciapiede, con conseguente rallentamento delle auto; o ancora la possibilità per i Comuni di fare uso delle bande sonore sulle strade per far rallentare la velocità.
Ed è stata invece respinta la proposta firmata dall'intero gruppo della Lega di elevare da 130 a 150 il limite nelle autostrade a tre corsie. Ma c'è il dubbio che le nuove norme, pure utili, non risolvano: «C'è una sensazione di frustrazione - dice la vicepresidente della Commissione Deborah Bergamini (Fi) - sulla carta ci sono già tutte le sanzioni e le fattispecie, eppure non si riesce a far diminuire questi episodi». Bergamini chiede di «investire in campagne di sensibilizzazione, perché non si può imporre per legge di tenere alla propria vita». Analoga richiesta la fa Vincenza Labriola (Fi), che chiede anche maggiore presenza della Polizia sulle strade. «Qualsiasi legge sarà inefficace - ammonisce Battelli - se ciascuno di noi, non recupererà senso di responsabilità e senso del limite quando si mette alla guida. Facciamo attenzione. Lo dobbiamo alla nostra vita e a quella degli altri».