La Hyundai i30 Fastback

Hyundai i30, c'è la Fastback. Ora la coupè ha cinque porte: molto versatile, ricca di stile e tecnologia

di Cesare Cappa
  • condividi l'articolo

MONTECARLO - La famiglia Hyundai i30 può vantare un nuovo elemento all’interno della propria collezione. Dopo la iperperformante a marchio N, spetta alla coupé a 5 porte mantenere vivo l’ideale sportivo che il brand coreano sta realizzando attorno alla propria vettura. Più bassa di 25 millimetri rispetto alla 5 porte, guadagna invece 115 millimetri alla voce lunghezza, raggiungendo quota 4455 mm. Omaggio alle Gran Turismo del passato, risolve le dinamiche di coupé, modificando la sezione posteriore della media i30.
 

 

Le forme si fanno sinuose, ispirate alle dune del deserto, proprio come ha sottolineato lo stesso Thomas Burkle, Chief Designer Hyundai in Europa. Un’aspetto, quello estetico, che negli ultimi anni ha rappresentato il vantaggio competitivo delle coreane, confermato dall’evoluzione in Fastback di i30. Evoluzione essenzialmente sul piano “esteriore”, perché la vita di bordo si conferma tale e quale al resto della famiglia. Lo schermo da 8 pollici che sovrasta il centro della plancia può essere regolato sia attraverso i comandi touch, sia mediante i bottoni e le due rotelle lungo il proprio perimetro. La cartografia fa sempre riferimento a Tom Tom e nell’acquisto di Hyundai i30 Fastback sono inclusi 7 anni di abbonamento ai servizi Live.

La grafica non sarà la più accattivante disponibile sul mercato, ma risulta immediata nella fruizione. Android Auto e Apple CarPlay sono parte del corredo offerto da Hyundai, così che la connettività riservata allo smartphone sia sempre al primo posto. L’accostamento di colori, così come la scelta di alcuni materiali, tende a dare maggiore valore al “prodotto” Fastback, manifestando la tendenza a dichiararsi apertamente premium. E i dettagli in abitacolo sono utili a differenziarla rispetto al resto della gamma.

In termini abitabilità le cose sono pressoché invariate. Ma la scelta di realizzare una coupé chiama in causa le persone più alte. Perché chi siede sul divano posteriore, nel caso superi il metro e 80 di altezza, si trova a dover fare i conti con una linea del tetto che tende inevitabilmente ad essere più spiovente del consueto.

Diverse invece le argomentazioni che riguardano il bagagliaio. I 450 litri di volume si possono agevolmente sfruttare in profondità. Il design della coda penalizza ovviamente i carichi più voluminosi, ma nel complesso forma e dimensioni del vano bagagli sono più che soddisfacenti. Abbattendo la seconda fila di sedili la quota di volume arriva sino alla soglia dei 1351 litri. Inoltre il bracciolo anteriore può scorrere in avanti, garantendo maggiore libertà d’azione.

In questa prima fase, la sezione motori vedrà protagonisti assoluti il tre cilindri turbo benzina 1.0 T-Gdi da 120 cavalli e il quattro cilindri turbo benzina 1.4 T-Gdi da 140 cavalli. Il primo ha in dote 171 Nm di coppia motrice a partire da 1500 giri/min. Il secondo invece ne può vantare 242 sempre a partire da 1500 giri/min. Numeri che, tradotti in performance, consentono alla variante a tre cilindri di toccare i 188 km/h di velocità massima e di passare da 0 a 100 in 11,5 secondi. Mentre a quella equipaggiata con il 1.4 T-Gdi spettano 208 km/h e 9,2 secondi nello 0-100 km/h. Risultati interessanti per chi è alla ricerca del giusto compromesso tra prestazioni e costi di gestione. Dato che il consumo medio dichiarato nel ciclo combinato è pari rispettivamente a 5,2 l/100 km e 5,4 l/100 km.
Unità ampiamente collaudate nel panorama delle vetture coreane, anche per quanto concerne le trasmissioni disponibili. Infatti se da una parte il mille porta in dote solamente il cambio manuale a sei rapporti, il millequattro mette in conto anche la presenza dell’automatico doppia frizione made in Hyundai.

Il Dct a 7 rapporti rappresenta la soluzione ideale per chi opta per una comodità a 360 gradi. In tema di comodità, soprattutto quando ci si riferisce alle soste al distributore, è ovviamente l’alimentazione a gasolio a farla da padrone. Naturalmente sarà della partita anche sulla nuova coupé coreana, ma bisognerà attendere sino al prossimo giugno per avere la certezza della disponibilità della versione 1.6 Crdi.

Quanto alla dinamica di guida sportiva delinea nero su bianco il percorso intrapreso dalla versione Fastback di i30. Questo perché al lavoro dei designer è seguito anche un affinamento dal punto di vista dell’assetto. Elemento che è stato ribassato di 5 mm, coadiuvato da un irrigidimento del comparto sospensioni pari a circa il 15%.
Un tema, quello della sportività, che potrebbe riproporsi su di una variante ancora più performante di Hyundai i30 Fastback. Di fatto lo schema è rimasto lo stesso di sempre: avantreno del tipo MacPhesron e retrotreno che sfrutta il potenziale offerto dall’architettura multilink. Un affinamento che non si ripercuote sul confort di marcia, simile nell’uso quotidiano, a quello offerto dalla versione a 5 porte.
 

  • condividi l'articolo
Domenica 4 Marzo 2018 - Ultimo aggiornamento: 05-03-2018 10:29 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
0 di 0 commenti presenti