Uno dei tre prototipi di Icona Design

Icona Design Group protagonista al Salone di Shanghai con tre prototipi sulla mobilità del futuro

di Giampiero Bottino
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MILANO - Un'Icona italiana protagonista ad Auto Shanghai 2019, in programma dal 18 al 25 aprile. L'iniziale maiuscola non è un refuso, ma è obbligatoria quando si tratta di un nome proprio. Icona è infatti l'azienda torinese che si presenta alla rassegna con tre novità dedicate alla mobilità in senso lato, non solo quella stradale ma anche quella finalizzata agli spostamenti di uomini e cose all'interno dei luoghi di lavoro.

Se la Nucleus – ulteriore sviluppo del precendente concept Neo – rappresenta la visione Icona di una berlina elettrica a guida autonoma del futuro il cui abitacolo è configurabile a piacere data l'assenza di condizionamenti estetici come il volante e la pedaliera, il veicolo logistico a guida autonoma è un prototipo funzionante sviluppato in collaborazione con JD, colosso dell'e-commerce cinese, e destinato a coprire le distanze tra i magazzini e le stazioni di carico. Lo Space-pod, infine, è un piccolo robot anch'esso autonomo, pensato per il trasporto dei documenti tra gli uffici e realizzato per Meituan, altro gigante dell'e-commerce considerato il primo al mondo nel campo dei servizi di consegna di cibo on-demand.

Il solido radicamento al di là della Grande Muraglia trova origine nella nascita stessa di Icona, fondata nel 2010 da Teresio Gigi Gaudio, personaggio davvero fuori dal comune il cui curriculum – oltre 40 anni sempre al vertice di società importanti – potrebbe far invidia alle più acclamate «star» del management italiano.

Nel corso della sua «seconda vita» professionale, intrapresa dopo essersi reso conto la panchina da pensionato non gli si addiceva, è sbocciato quello che lui definisce «un amore tardivo» per il design, maturato al vertice dello Stile Bertone, ruolo assunto sotto l'egida del Tribunale nel pieno della tempesta giudiziaria che aveva investito l'azienda.

Un compito che ha comportato frequenti contatti con la Cina, permettendogli se non di conoscere il Paese («Neanche chi ci nasce lo conosce davvero, figuriamoci uno straniero»), comunque di captare le interessanti prospettive che si potevano aprire in un mercato immenso la cui industria dell'auto – anche con il forte supporto economico governativo a un comparto ritenuto strategico – dall'assemblaggio di prodotti progettati altrove ad attore del ciclo completo che prepara la nascita di una nuova auto.

Un'evoluzione che ha determinato rapporti sempre più stretti con i maestri del design automobilistico dell'area torinese, ai quali tra l'altro la Cina ha offerto la boccata d'ossigeno necessaria per superare il crollo della domanda dei tradizionali clienti occidentali, messi a dura prova dalla grande crisi del 2008. Innescando tra l'altro un continuo (e costoso, oltre che poco efficiente) avanti e indietro dei team cinesi («Non si muovono mai da soli, ma sempre in gruppo» sottolinea il nostro interlocutore) sulle rotte per l'Italia.

Da qui è nata l'idea di portare il design laddove vivono e lavorano i clienti, che Gaudio ha concretizzato dopo l'uscita dalla Bertone, creando Icona come partnership paritaria con altre due aziende del Torinese – Cecamp e Tecnocad – e aprendo la sede di Pudong, il cuore della Shanghai moderna e proiettata al futuro, nella quale lavorano 90 persone alle quali si aggiungono le oltre 30 distribuite tra il quartier generale di Torino e l'ufficio nella contea di Orange in California.

L'obiettivo di farsi conoscere, perseguito con lil concept elettrico Fuselage protagonista, quando di elettrico si parlava ancora poco, della prima partecipazione ad Auto Shanghai nel 2011, è stato raggiunto in fretta, come testimonia il contratto con il gruppo cinese Faw. Ma la vera escalation è partita nel 2016, con l'inizio dell'ondata elettrica che ha determinato l'ingresso nel business dell'auto di nuovi player attratti, soprattutto in Cina, dalla voglia di beneficiare dei generosi finanziamenti governativi: «In due anni – ricorda Gaudio – abbiamo raddoppiato i ricavi». Nel 2018, infatti, il fatturato di Icona si è attestato a 24 milioni di euro, in crescita del 33% rispetto all'anno precedente.

 

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Lunedì 8 Aprile 2019 - Ultimo aggiornamento: 11-04-2019 20:49 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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