Un piazzale esterno di Bca

Inchiesta con sorpresa sul mercato auto, BCA Italia: “2020 meno peggio del previsto e fiducia nel 2021”

di Sergio Troise
  • condividi l'articolo

TORINO - Causa Covid – lo sappiamo - il 2020 è stato per l’automotive un anno negativo, con vendite al pubblico praticamente bloccate per mesi e un calo delle immatricolazioni del nuovo addirittura del 28%. Eppure gli operatori del settore affrontano il 2021 con relativo ottimismo. E’ quanto emerge da una indagine della filiazione italiana di BCA, società del gruppo Marketplace plc, la prima d’Europa nell’organizzazione di aste automobilistiche e uno dei grandi operatori del remarketing: partendo nel 1946 dal Regno Unito ha esteso la sua presenza in 13 Paesi europei, tra cui l’Italia, e da vent’anni opera nel campo delle aste online. In particolare, BCA Italia gestisce ogni anno oltre 1.200 aste digitali, chi vende ha accesso a un mercato potenziale di 23.000 acquirenti professionali, e chi compra ha la scelta fra circa 6.000 veicoli sempre disponibili online.

Su queste solide basi BCA Italia ha svolto la propria inchiesta annuale tra gli operatori del settore. Utilizzando questionari strutturati e dialogando in parte telefonicamente, in parte online, è stato chiesto ai dealer (partner di BCA) e ai trader dell’usato (clienti di BCA) un bilancio del 2020, e soprattutto una valutazione sul 2021.

Dall’indagine è emerso, come detto, un quadro sorprendentemente meno negativo di quanto previsto, anche se con una sostanziale differenza tra dealer (soddisfatti o parzialmente soddisfatti nel 72% dei casi) e trader specializzati sull’usato (dove la percentuale scende al 48%). In generale la maggior parte ha detto che “il 2020 è andato meno peggio del previsto”, che “il 2021 sarà migliore” e che “si guarda con favore agli incentivi”.

Più in dettaglio, dal sondaggio è scaturito che nel 90% dei casi i dealer hanno gestito l’emergenza in modo proattivo, ovvero il 2020 ha rappresentato per loro l’occasione per rivedere i processi e accelerare la digitalizzazione delle concessionarie. Sul fronte dell’usato, a fronte di una maggiore richiesta i trader si sono trovati alle prese con una relativa scarsità di prodotto e con l’aumento del prezzo delle vetture da rivendere. Per rispondere a questa criticità, nel 2020 il 33% del campione interpellato ha aumentato gli acquisti online di veicoli usati.

Per l’anno appena iniziato le attese sono decisamente buone, e i dealer sono i più ottimisti: oltre il 70% pensa che “la situazione si stabilizzerà” e che “il 2021 andrà meglio”. Anche il 57% dei trader dell’usato si aspetta una crescita, ma con un maggior tasso di incertezza: il 33% degli intervistati ritiene non sia possibile fare previsioni.

Per quanto riguarda gli incentivi accordati dal Governo nel 2020, il 67% dei dealer ritiene non fossero adeguati; il 43% afferma che erano bassi sulle motorizzazioni più richieste (particolarmente sui modelli Euro6 di ultima generazione); il 57% li avrebbe estesi anche al mondo dell’usato e il 79% avrebbe voluto una durata almeno semestrale.

Tra le preoccupazioni espresse c’è la gestione dell’usato elettrico: da un lato, il 52% dei dealer e il 50% dei trader considerano i modelli ibridi e BEV il futuro del mercato; dall’altro, circa un terzo dei dealer registra difficoltà a vendere i modelli elettrificati ritirati in permuta.

Per semplificare e accelerare la rivendita delle nuove motorizzazioni, BCA ha creato aste specifiche settimanali a livello europeo per le auto ibride ed elettriche, proponendosi come punto di riferimento sia per chi vende, sia per chi compra. Il tema è di grande attualità: il remarketing sarà un elemento di successo o insuccesso dei veicoli elettrificati? Potremo accertarlo più in là, in un prossimo sondaggio.

“I concessionari e i trader più avanti nel processo di digitalizzazione sono stati premiati dal mercato”, dice intanto Barbara Barbieri, amministratore delegato di BCA Italia. “E i nostri clienti appartengono a questa categoria. Sono player innovativi, sanno di aver messo in campo i processi giusti, hanno trovato in noi un interlocutore esperto che li aiuta a gestire al meglio la rotazione del piazzale usato, e questo spiega il relativo ottimismo delle loro risposte. Nell’ultima parte del 2020 – aggiunge Barbieri - come BCA Italia abbiamo superato ogni mese le vendite dell’anno precedente e registrato una partecipazione record alle aste online: segno che la digitalizzazione non è stata un ripiego legato al lockdown, ma l’accelerazione di una tendenza che ora si sta consolidando”.

  • condividi l'articolo
Martedì 19 Gennaio 2021 - Ultimo aggiornamento: 24-01-2021 14:55 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
0 di 0 commenti presenti