il presidente di Ip, Ugo Brachetti Peretti

Ip lancia la “famiglia” Optimo, carburante premium al prezzo del normale

di Giampiero Bottino
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ROMA - Parte dalla IP la riscossa dei carburanti convenzionali nei confronti dei pregiudizi che mettono soprattutto il gasolio sul banco degli imputati, determinando provvedimenti che, per disinformazione o improvvisata ricerca del consenso, rischiano di trasformarsi in autentici autogol a danno della collettività.
Lo dimostrano i recenti e indiscriminati stop ai motori diesel (tutti, compresi i moderni ed efficienti Euro 6) che non hanno ridotto di un grammo – anzi, in qualche caso come a Roma si è verificato esattamente il contrario – le emissioni di CO2 e di sostante inquinanti.

Forse non a caso, proprio Roma – dove peraltro ha sede – è stata scelta dal marchio petrolifero più diffuso in Italia per presentare la nuova famiglia di carburanti accomunati dall’etichetta “Optimo” e orientati verso un obiettivo che l’amministratore delegato Daniele Bandiera ha così sintetizzato: «La transizione della mobilità non è più un lusso per pochi».

Non si tratta di un semplice ampliamento dell’offerta rivolta alla clientela, ma di una vera rivoluzione: a prescindere che si tratti di benzina o di gasolio, il caburante Optimo è un prodotto di ultima generazione di qualità premium destinato a sostituire integralmente i carburanti attuali, ma senza alcun ritocco per quanto concerne i prezzi.
La road map prevista dal piano di diffusione progressiva di Optimo è stata illustrata durante il lancio ufficiale dallo stesso ad e dal presidente Ugo Brachetti Peretti: il nuovo carburante, già disponibile in Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo, arriverà entro marzo in Piemonte, Liguria, Lombardia ed Emilia Romagna, per poi raggiungere nel secondo semestre l’intera rete IP, costituita da oltre 5.000 impianti che effettuano in media 800.000 rifornimenti all’anno.

Tra le doti di queste proposte premium, che generalmente i concorrenti offrono con maggiorazioni di prezzo comprese tra i 10 e i 20 cent/litro, vengono enfatizzate la capacità di pulire (e mantenerli tali a lungo) i motori, migliorandone efficienza e durata, oltre ad assicurare ai diesel un’accensione e freddo più sollecita. Il tutto accompagnato da un risparmio nell’ordine del 2% per quanto riguarda i consumi.

Con la diffusione generalizzata della nuova famiglia IP punta a ridurre le emissioni di CO2 di 300.000 tonnellate all’anno (oltre il 60% di quelle prodotte dalle attività industriali del gruppo Api di cui fa parte), nel quadro di un orientamento verso la mobilità del futuro che certo non si ferma qui. Infatti la società concorre con azioni concrete a incentivare il ricorso a forme alternative di alimentazione dei veicoli, come testimoniano gli accordi siglati con Snam ed Enel e finalizzati da un lato a dotare 200 stazioni di servizio con colonnine per il Gpl, dall’altro a equipaggiare la propria rete con postazioni di ricarica fast e ultra-fast a disposizione delle vetture elettriche.
 

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Martedì 28 Gennaio 2020 - Ultimo aggiornamento: 29-01-2020 14:09 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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