la nuova Rav4 plug-in

L'ibrido Toyota nella sua forma più evoluta. Ecco la nuova Rav4 plug-in

di Giampiero Bottino
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MILANO - Una «cura» elettrica. Il sistema ibrido del Rav4 Plug-in interviene automaticamente riscaldando il motore termico per proteggerlo dall'usura eccessiva che potrebbe determinarsi se, a velocità autostradale, il propulsore a benzina viene sollecitato a ripetuti avviamenti per collaborare con l'unità elettrica mentre è ancora freddo. In tale circostanza l'erogazione della potenza viene limitata per essere poi progressivamente incrementata.

Ricarica su misura. La modalità più opportuna che Toyota suggerisce ai clienti per ricaricare rapidamente e in sicurezza la batteria del Rav4 «alla spina» è costituita dall'abbinamento tra una wallbox e un cavo Tipo 2 Modo 3 da 32 Ampere. Con questo sistema il «rifornimento» completo richiede due ore e mezzo, mentre l'uso di una fonte energetica dedicata e indipendente esclude quasiasi impatto sulla fornitura elettrica domestica.

Storia di un'idea. All'esordio del concept Rav-Four al Tokyo Motor Show 1989 pochi – anche nella stessa Toyota – credevano nel futuro di un 4x4 a 2 porte, lungo 3,69 metri e privo di ridotte. Ma cinque anni dopo la tenacia del capo-progetto Masakatsu Nonaka fu premiata da un'accoglienza addirittura trionfale, con 8.000 ordini nel primo mese sui 4.500 previsti. Nasceva la leggenda Rav4, e con essa si apriva l'era dei Suv compatti.

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Lunedì 22 Marzo 2021 - Ultimo aggiornamento: 23-03-2021 17:01 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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