La F1 combatte il razzismo e lancia la campagna #WeRaceAsOne

La F1 combatte il razzismo e lancia la campagna #WeRaceAsOne

di Massimo Costa
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Corriamo come una sola persona, #WeRaceAsOne. E' questa la frase simbolo della nuova campagna lanciata da Liberty Media contro il razzismo. Non solo, un arcobaleno di 10 colori, sarà presente sulle vetture di F1: "La prima gara in Austria a luglio sarà un grande momento per il nostro sport, ma sarà anche un'occasione per riconoscere problemi che sono più importanti di qualsiasi competizione. Saremo uniti per dire ad alta voce che il razzismo deve finire, mostreremo il nostro supporto nella lotta alle diseguaglianze e intensificheremo i nostri sforzi per rendere la F1 più inclusiva", ha commentato il presidente Chase Carey. "Come sport globale dobbiamo rappresentare la diversità e le preoccupazioni sociali dei nostri appassionati, ma anche ascoltare e capire cosa serva fare per riuscirci".

Su ogni monoposto sarà presente il logo dell'iniziativa, l'arcobaleno appunto. Sono inoltre previsti messaggi sui display e sulla cartellonistica in circuito, mentre ulteriori dettagli saranno svelati prossimamente. L'iniziativa durerà per tutta la stagione e si inserisce nel programma #PurposeDriven patrocinato dalla FIA. Come spiegato dal numero uno Jean Todt, del resto, nello Statuto della Federazione è inclusa la lotta a "ogni forza di discriminazione, come quelle per il colore della pelle, il sesso, il credo religioso, l'etnia o l'origine sociale". A corredo della campagna per il rispetto dei diritti umani, la F1 in Austria celebrerà pubblicamente tutti coloro che hanno combattuto il Coronavirus. "Chiunque, dai lavoratori coinvolti alle famiglie e alle persone che hanno vissuto il lockdown, meritano il nostro ringraziamento e la nostra gratitudine", è il messaggio di Liberty Media.

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Sabato 27 Giugno 2020 - Ultimo aggiornamento: 30-06-2020 19:44 | © RIPRODUZIONE RISERVATA