Garage Italia, auto e cucina: Lapo e Cracco soci per un nuovo locale

Garage Italia, Lapo e Cracco inaugurano un locale a Milano

di Claudia Guasco
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MILANO - Lapo Elkann saltella emozionato tra i pantoni di colori appesi nella "materioteca". Indossa un completo doppiopetto giallo tuorlo d'uovo, con calzini della medesima tonalità. "Ecco, questa è la mia scrivania: il muso di una Ferrari storica battuto a mano". Mostra orgoglioso le varie combinazioni di sfumature, suggerisce accostamenti: "Le possibilita' sono infinite, qui i clienti possono realizzare la propria auto, la moto e l'aereo a seconda dei gusti personali". Magari con qualche suggerimento della casa: "Brevetteremo il blu navy cui cui abbiamo dipinto le pareti e l'azzurro Lapo", annuncia l'imprenditore.

SCOCCA FERRARI E MENU' A FORMA DI TACHIMETRO
Benvenuti a Garage Italia, il nuovo progetto dei soci Lapo Elkann e Carlo Cracco. Dopo tre anni di lavori rinasce l'ex storico distributire di benzina di piazzale Accursio voluto da Enrico Mattei e commissionati nel 1952 all'architetto Mario Baiocchi. Era scivolato nel degrado e nell'abbandono, nonostante la protezione delle Belle arti, finché Lapo Elkann ha deciso di ripartire con una nuova tappa della sua vita di imprenditore proprio da qui, con un'officina di lusso per personalizzare con materiali e colori a scelta qualsiasi mezzo di trasporto. Nell'avventura ha coinvolto lo chef Carlo Cracco, che si occupa del ristorante. E' un locale scenografico, coerente con lo stile Lapo che fa dei suoi completi sgargiani e dell'auto mimetica un vanto, tutto dedicato alla velocità: all'ingresso, sopra al bancone del bar, sono appese decine di macchinine storiche, gli sgabelli sono una citazione dei sedilio Daytona Ferrari, al primo piano troneggia la scocca di una Ferrari, mentre "le poltrone in pelle verde e blu ricordano la prima Ferrari di mio nonno, l'avocato Gianni Agnelli", elenca Lapo Elkann. Un piano è dedicato agli amanti del mare e dei motoscafi Riva, bagni compresi che riprendono l'interno degli scafi, il giardino "è immerso in un mood tropicale, cosi la gente si sente in vacanza", è l'idea dell'imprenditore. Il locale, cinque piani su 1.118 metri quadrati, è composto da un caffè bistrot al piano terra, aperto sette giorni su sette dalla colazione al dopocena, e un ristorante gourmet al primo piano. Il menù è firmato da Carlo Cracco. Il suo sodalizio con Lapo è nata per caso. "Eravamo entrambi al ristorante, ma io in cucina a lavorare e lui a festeggiare con alcuni amici l'acquisto del garage. Alla fine Lapo mi ha detto: "Potresti far parte anche tu della squadra". Quando ho visto l'immobile ho detto subito di si, e' un posto magico". La carta studiata dallo chef è a tema - il menù è a forma di contagiri - e legata ai ricordi di Lapo Elkann e della sua famiglia, gli Agnelli. "Io adoro il cibo, ma se mi metto ai fornelli scappano tutti - raconta - In Cracco ho trovato un partner serio, disciplinato e creativo".

IL PROGETTO DEL BISNONNO
E' lo chef a elencare i piatti che usciranno dalla cucina: "C'è il ristotto dell'Avvocato, il dolce di nonna Marella, il piatto della cuoca di Enzo Ferrari o dolci che evocano viaggi esotici". Come la Parigi-Dakar (tatin di mele, crema di dattero, fave di cacao, gelato al tè alla menta) o il Triangolo delle Bermuda (cannolo croccante, panna cotta al latte di cocco, gelato alla frutta tropicale). Il secondo piano è dedicato a mostre, eventi e concerti, il primo sarà il regno di Lapo e del suo lavoro di "custumizzazione" dei veicoli, tra materiali innovativi e simulatori di guida. "Sembrerò ottimista e positivo, e in effetti lo sono, ma se si lavora sul bello, sul buono e sulla qualità, l'Italia e' il Paese migliore del mondo - afferma l'imprenditore - Ho pensato al progetto di mio bisnonno, il primo Giovanni Agnelli: "Fiat cielo terra mare". Ecco, io nel mio piccolo quel concetto voglio farlo brillare di nuovo, l'industria dei motori e' in pieno fermento". Al contrario del mondo politico, che proprio ieri in un'intervista ha definito "estremamente mediocre". Aggiungendo: "La politica dovrebbe stimolare le persone a volerne farne parte e non lo fa assolutamente. Non c'è nessun stimolo. Non c'è nessuno in questo panorama che vedo di grande interesse. Vedo una mediocrità dirompente".

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Martedì 7 Novembre 2017 - Ultimo aggiornamento: 25-01-2018 13:50 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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