Lexus LBX

Lbx, piccolo è bello anche per Lexus. Il “ramo nobile” di casa Toyota entra da protagonista in un territorio inesplorato

di Giampiero Bottino
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Neppure i marchi che occupano i piani alti del panorama automobilistico possono ignorare il successo che i modelli a ruote alte compatti stanno riscuotendo, senza troppe differenze di sesso, età e posizione sociale. L’ultima marca ad affrontare la sfida è stata Lexus, il “ramo nobile” di casa Toyota che ha beneficiato delle sinergie di gruppo per entrare in questo territorio inesplorato utilizzando la piattaforma Ga-B, la stessa su cui è nata la versione Cross della Yaris.

Il risultato si chiama Lbx, e ripropone in una vettura di taglia “urbana” – lunga 4.190 mm – tutti i contenuti di lusso, qualità e raffinatezza su cui Lexus ha costruito il proprio indiscusso prestigio. Disegnato pensando ai gusti e alle esigenze dei clienti europei, il nuovo B-Suv giapponese tiene a battesimo una nuova formulazione estetica del frontale Resolute Look, introdotto nel 2003 con la concept car LF-S e da allora comune a tutte le Lexus di serie.

Il rispetto dell’heritage, però, non ha impedito un’interpretazione inedita spiegata dal responsabile del design Koichi Suga: «Abbiamo reimmaginato il concetto di griglia a clessidra per dare spazio a un nuovo design. Siamo riusciti a creare una nuova identità del frontale, diversa dalla precedente, ma immediatamente riconoscibile come Lexus».

La griglia è infatti diventata trapezoidale ed è sormontata da una stretta apertura che la separa dal bordo del cofano e collega i gruppi ottici dal disegno sottile, la cui caratteristica forma di L, rivolta però verso l’esterno e non verso l’interno come sugli altri modelli, contribuisce a ridisegnare la clessidra che per Lexus rappresenta un connotato irrinunciabile.

Seppur condivisa, la piattaforma è stata modificata per soddisfare i requisiti del marchio, soprattutto per trasferire in una vettura di dimensioni “inconsuete” la Lexus Driving Signature che, secondo una filosofia tutta giapponese, punta a offrire al guidatore la sensazione di essere un tutt’uno con l’auto, garantendogli sempre controllo e comfort, oltre alla sensazione di fiducia e al divertimento nella guida propiziato dalla combinazione tra struttura rigida, baricentro basso e carreggiate larghe.

Semplicità, raffinatezza e la sensazione di trovarsi su un modello di un segmento superiore grazie alla buona visibilità, a un quadro strumenti semplice e lineare, il senso di un ampio spazio interno e una consolle centrale di forte impatto visivo: questi i concetti che si ritrovano nell’abitacolo, le cui opzioni prevedono tra l’altro la possibilità di usare materiali vegani e green per i rivestimenti di sedili, volante e leva del cambio.

Ai principi dell’Omotenashi, l’arte dell’ospitalità giapponese che è uno dei cardini della cultura di quel popolo, si ispirano i contenuti studiati per mettere a proprio agio i viaggiatori. Tra questi, l’illuminazione interna con 50 differenti opzioni di colore capaci di evocare altrettanti stati d’animo. Lbx propone un altro concetto tipicamente Lexus, il Tazuna portato al debutto dal Suv medio NX, che prevede di concentrare intorno al guidatore i comandi e le informazioni principali, utilizzabili con minimi movimenti di mani e occhi per non perdere la concentrazione e non rischiare di distrarsi.

A proposito di NX, per il più giovane “fratello minore” è una notevole fonte di ispirazione dalla quale ha ereditato, tra l’altro, le maniglie per l’apertura delle portiere dall’interno: contrariamente alla consuetudine universale, per azionarle occorre premerle e non tirarle, se non in caso di malfunzionamento del sistema. Il quale, dialogando con il sistema di monitoraggio dell’angolo cieco, impedisce l’operazione qualora i sensori rilevino che sta sopraggiungendo un altro utente della strada su quattro o due ruote.

Per quanto riguarda l’aspetto dinamico, l’ultima generazione del sistema Premium Hybrid Lexus si basa su un 3 cilindri 1.5 a benzina compatto e leggero, mentre i principali componenti del sistema ibrido sono stati completamente riprogettati per migliorare l’efficienza, riducendo al tempo stesso perdite, peso e ingombro.

Rispetto alla precedente versione il motore elettrico è passato da 80 cv e 141 Nm di coppia a 94 cv e 185 Nm, dando così vita a un sistema che dispone complessivamente di 136 cv e consente alla Lbx di impiegare 9,2 secondi nell’accelerazione 0-100 e di raggiungere una velocità massima di 170 km orari, con emissioni di CO2 di 103 g/km che salgono leggermente (a 109 g/km) nella versione con trazione integrale il cui listino parte da 41.550 euro rispetto ai 38.000 che rappresentano la base dell’offerta a 2 ruote motrici.

Oltre a introdurre il brand in una fascia dimensionale mai frequentata prima, Lbx tiene a battesimo un nuovo approccio alla costruzione di una gamma più rispondente agli stili di vita dei clienti. Non più i tradizionali livelli di allestimento, quindi, ma quattro differenti “atmosfere” per diverse tipologie di acquirenti. Le versioni Elegant e Relax privilegiano la raffinatezza e si caratterizzano per la verniciature monocolore e i cerchi in lega lucidi da 18 pollici. Stessa dimensione dei cerchi, ma con finitura lavorata nel caso della “atmosfere” Emotion e Cool che sottolineano con la livrea bicolore di avere un carattere più sportivo e dinamico.

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Sabato 13 Luglio 2024 - Ultimo aggiornamento: 18:08 | © RIPRODUZIONE RISERVATA