A Maranello una “festa napoletana” per Mauro Forghieri. Tra gli ospiti Scheckter, Tambay, Merzario, Joanna Villeneuve

A Maranello una “festa napoletana” per Mauro Forghieri. Tra gli ospiti Scheckter, Tambay, Merzario, Joanna Villeneuve

di Sergio Troise
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MARANELLO. Una “festa napoletana” per gli 84 anni di Mauro Forghieri. Chi l’avrebbe mai detto! Tra gli ospiti illustri ritrovatisi a Maranello indimenticati campioni dell’automobilismo come Jody Scheckter, Patrick Tambay, Arturo Merzario, Pierluigi Martini, Emanuele Pirro, ma anche Piero Ferrari, Enzo Junior, Mattia Binotto, Joanna Villeneuve, Nadia Alboreto, Luca Cadalora, Giampaolo Dallara. E, sull’altro versante della passione, quella per il calcio, gli eroi del Napoli maradoniano campione d’Italia negli anni 80, in testa Alessandro Renica, Nando De Napoli, Ciccio Romano, Giancarlo Corradini, ai quali s’è aggiunto anche Gianni Improta, il “baronetto di Posillipo” che vestì l’azzurro del Napoli negli anni 70.
 

 

Ha organizzato tutto Lello Apicella, ristoratore campano (è originario di Tramonti, piccolo comune affacciato sulla Costiera Amalfitana) che da 40 anni gestisce il ristorante Lo Smeraldo a Pozza di Maranello, una sorta di tempio della passione in cui tutto richiama il forte legame del titolare con la Ferrari, con Maranello e con la terra d’origine. E infatti, tra i 200 ospiti che hanno reso omaggio a Forghieri c’erano anche il sindaco di Maranello, Massimiliano Morini, e quello di Tramonti, Antonio Giordano.

Amico di vecchia data dell’ex direttore tecnico del Cavallino (54 vittorie in Formula 1, quattro titoli mondiali piloti, sette costruttori) Apicella ha fatto le cose in grande, a cominciare dal titolo dato alla festa: “Mauro Forghieri, the Legend”. Si sono sprecati gli applausi, gli omaggi, gli abbracci, le targhe ricordo, le lacrime di commozione. Più che una festa di compleanno (posticipata di tre mesi, essendo nato Forghieri il 13 gennaio) la serata del 16 aprile s’è rivelata un happening dell’amicizia e della passione che ha richiamato a Maranello una quantità insospettabile di autentiche celebrità.

Hanno recitato un ruolo non secondario anche le macchine, un parterre di regine del Cavallino parcheggiate all’ingresso del locale, tra le quali la 312T di Niki Lauda, la monoposto iridata alla quale Forghieri si sente più legato: “Tra un aggiornamento e l’altro – ha ricordato infatti l’ingegnere - è durata dieci anni, un tempo record per un’epoca in cui tre anni rappresentavano già un record”.

Niki Lauda avrebbe dovuto partecipare alla festa, ma le condizioni di salute non glielo hanno consentito. Con l’ex campione della Ferrari sono venuti meno anche altri invitati illustri come Bernie Ecclestone, Jean Alesi, René Arnoux, Montezemolo, Domenicali. Ma Lello Apicella non se l’è presa più di tanto, consapevole di aver organizzato comunque un evento straordinario, in cui – come egli stesso ha tenuto a ricordare – “sono emersi i sentimenti dell’amicizia più autentica. Un’amicizia, quella con Forghieri e Piero Ferrari, nata molti anni fa in un ristorante di Firenze, dove ci incontrammo per caso. A fine cena mi avvicinai al loro tavolo e consegnai loro un mio biglietto da visita invitandoli a passare allo Smeraldo, per provare la nostra cucina. Dopo qualche giorno vennero a trovarmi e da allora è nata un’amicizia che mi ha consentito, tra l’altro, di conoscere personalmente anche Enzo Ferrari, un mito del 900 di cui conservo gelosamente un cavallino in oro donatomi proprio da lui e un ritratto che fa bella mostra nel mio ristorante”.

Grazie anche alla collaborazione della signora Brenda, storica segretaria di Enzo Ferrari, è stato possibile, invece, far tornare a Maranello Joanna Villeneuve, arrivata da Montreal. Un viaggio lungo e impegnativo, “ma l’ho fatto con piacere per respirare l’aria che fu cara a Gilles e per ritrovarmi nella grande famiglia Ferrari” – ha detto la vedova dell’indimenticato pilota canadese, sottolineando di “essere stata sempre tifosa della Ferrari, ad eccezione degli anni in cui gareggiava Jacques”. Graditissima, e commovente, anche la presenza di Nadia Alboreto, vedova di uno dei piloti più amati della Ferrari, con la quale sfiorò il titolo mondiale nel 1985.

Non è mancato all’appuntamento Piero Ferrari, legatissimo a Forghieri. “Mio padre – ha ricordato il figlio del Drake – lo prese due anni dopo la laurea e gli affidò giovanissimo l’incarico di direttore tecnico della scuderia. Un azzardo che ha pagato bene, visti i successi che abbiamo ottenuto con Mauro”. In sintonia si è espresso Giampaolo Dallara, spendendo parole di grande ammirazione per il lavoro svolto a suo tempo da Forghieri e ricordando “le capacità dimostrate non solo in Formula 1 ma anche con le auto di Formula 2 e della categoria Sport, Gran Turismo e salita”.

Visibilmente commosso, Forghieri ha ammesso che all’epoca sua “contavano ancora le intuizioni dei progettisti mentre oggi tutto è affidato ai calcolatori” (così definisce i computer) e ha amichevolmente rimproverato Dallara per aver lasciato la Ferrari troppo presto. Ha poi suggerito ai numerosi presenti di andare a visitare la “Dallara Accademy di Varano, un’eccellenza di portata mondiale che il mondo ci invidia”.

Inutile dire che tutti hanno cercato di strappare a Forghieri e ai campioni del passato un parere sulla crisi attuale della Ferrari. L’antico amore per le Rosse ha fatto emergere una certa fiducia nelle capacità di reazione della squadra. “Sono certo che all’interno ci siano le risorse giuste per reagire a questo momento difficile, ci sono i mezzi e gli uomini giusti per reagire all’attuale superiorità della Mercedes” ha detto lo stesso Forghieri, evitando accuratamente d’infierire su Mattia Binotto.

Sia Forghieri sia Jody Scheckter hanno avuto però qualcosa da ridire sulla gestione dei piloti e sul gioco di squadra. “Se dovessi gestirli io, cercherei di non condizionarli” ha detto l’ex direttore tecnico del Cavallino. E Scheckter è stato altrettanto franco: “Mi piace molto Leclerc e non mi sono piaciuti gli ordini di scuderia che lo hanno penalizzato” ha detto l’ex pilota sudafricano, oggi produttore di latticini e formaggi in Gran Bretagna. Più diplomatico Patrick Tambay: “Non vedo rivalità tra i due piloti – ha detto il francese – e credo che Vettel sia sufficientemente corretto per riconoscere se Leclerc meriti di stargli davanti”.

Come sempre accorto e misurato, non si è sbilanciato più di tanto Piero Ferrari, al quale è stato chiesto anche un parere sui piloti di oggi a confronto di quelli del passato. “Nell’automobilismo – ha detto il figlio del Drake – non si possono fare confronti tra piloti di epoche diverse. Cambia tutto, le macchine, le piste, i regolamenti. E’ un po’ come nel calcio: impossibile paragonare Ronaldo con Pelè, hanno giocato in un calcio profondamente diverso. E così oggi è impossibile paragonare questa generazione di piloti con gente come Manuel Fangio”.

Tra i tanti presenti alla festa dedicata a Forghieri si sono visti anche volti noti del tempo che fu come i telecronisti Ezio Zermiani e Renato Ronco; numerosi collezionisti, tra i quali il barone Gaetano Passarella; Simone e Oscar Scaglietti, l’ex ds Daniele Audetto. Sono stati molti i club Ferrari convenuti per rendere omaggio al vecchio protagonista di un’epoca forse irripetibile, in testa il Ferrari Club Italia, il cui consigliere nazionale Gennaro Di Tommaso ha consegnato, in rappresentanza del presidente (il senatore Vincenzo Gibiino) una targa ricordo a Forghieri, che del club è socio onorario.

Cominciata alle 6 del pomeriggio, la serata si è conclusa dopo la mezzanotte, in un clima festoso, tra brindisi, abbracci, promesse di non perdersi di vista. Si sono sprecati anche gli applausi agli chef (Biagio Federico e la padrona di casa Annamaria Apicella) rivelatisi impareggiabili nel preparare un menù che ha messo insieme pizza e San Daniele, caciocavallo e parmigiano reggiano, tortelloni e frutti di mare, Lambrusco e Limoncello. Il tutto sulle note di una… colonna sonora decisamente originale, che alternava un tenore e una soprano al sibilo elettrizzante di un 12 cilindri e alle melodie napoletane della “Posteggia di Amalfi”.

 

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Martedì 23 Aprile 2019 - Ultimo aggiornamento: 15:15 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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