Sergio Marchionne

Mattarella: «Da Marchionne visione oltre l'orizzonte»

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Le reazioni in Italia alla morte a Zurigo di Sergio Marchionne per onorare il quale nelle Commissioni Lavoro e Finanze della Camera si è osservato un minuto di silenzio. Appresa la notizia, i deputati hanno chiesto di interrompere i lavori sul decreto dignità per ricordare il manager di Fca. Alla fine un applauso prima di riprendere i lavori.
 

Il presidente Mattarella
«Marchionne ha scritto una pagina importante nella storia dell'industria italiana, non ha mai rinunciato a battersi per le proprie strategie, ad affrontare difficoltà e conflitti, a superare incomprensioni, mostrando al mondo le capacità e la creatività delle realtà manifatturiere del nostro Paese». Lo afferma il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. «La notizia della scomparsa di Sergio Marchionne, purtroppo non più inattesa, ci addolora - afferma il Capo dello Stato- e lascia un vuoto in tutti coloro che ne hanno conosciuto e apprezzato le qualità umane, intellettuali, professionali. Desidero in questo momento anzitutto esprimere il mio sentimento di vicinanza ai suoi familiari, e a quanti erano a lui più legati nella vita e nel lavoro».

«Marchionne ha scritto una pagina importante nella storia dell'industria italiana. Nella sua responsabilità di leader della Fiat ha attraversato anni di trasformazioni assai profonde e radicali dei mercati, dei sistemi di produzione, delle strategie finanziarie, delle relazioni sindacali. Ha assicurato continuità e rilancio fino a costruire una nuova aggregazione, a dar vita a una nuova più grande realtà per sostenere la competizione». « Marchionne non ha mai rinunciato a battersi per le proprie strategie, ad affrontare difficoltà e conflitti, a superare incomprensioni. La sua visione ha sempre provato a guardare oltre l'orizzonte e immaginare come l'innovazione e la qualità potessero dare maggiore forza nel percorso futuro. Marchionne - conclude Mattarella - ha saputo testimoniare con la sua guida tutto questo, mostrando al mondo le capacità e la creatività delle realtà manifatturiere del nostro Paese».

Il premier Conte
«Esprimo il cordoglio mio e di tutto il governo per la scomparsa di Sergio Marchionne. Le mie sentite condoglianze alla sua famiglia e a tutti i suoi cari». È quanto si legge in una nota del presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Matteo Salvini
«Onore a un uomo che ha fatto tanto e avrebbe potuto fare ancora molto. Un pensiero ai familiari di Sergio Marchionne e un augurio a chi ha l'onore e l'onere di prendere il suo posto». Così il vicepremier e ministro dell'interno Matteo Salvini.

Paolo Gentiloni
«Grazie per il lavoro, la fatica, i risultati. E per l?orgoglio italiano portato nel mondo». Lo scrive su Twitter l'ex presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ricordando Sergio Marchionne.

Romano Prodi
«La notizia della scomparsa di Sergio Marchionne mi addolora. La sua morte ci priva di un interlocutore di grande capacità tecnica e di raffinata intelligenza politica». Lo dice Romano Prodi. «Ricordo l'empatia immediata che le sue lezioni suscitavano negli studenti della Brown university e l'attenzione che sapeva catturare con il suo atteggiamento diretto e coinvolgente. A questo si associavano in lui rigore, grande spirito di volontà e una straordinaria capacità di lavoro con cui ha saputo affrontare la sfida, non facile, dell'industria automobilistica. Il mio pensiero va alla sua famiglia, ai suoi figli e a tutti coloro che gli hanno voluto bene», conclude Prodi.

Nicola Zingaretti
«Sono convinto che il lavoro e il messaggio di Sergio Marchionne continueranno ad essere oggetto di riflessione. Ci lascia un protagonista dell'innovazione, alla sua famiglia e al gruppo FCA il nostro cordoglio». Lo scrive su Twitter il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

Silvio Berlusconi
«Con Sergio Marchionne l'Italia perde non soltanto il più brillante dei suoi manager, ma una delle figure simbolo del nostro Paese. Ha rappresentato l'Italia migliore: quella operosa e concreta, seria e preparata, dotata di visione e capace di guardare al futuro. Un'Italia che non ha paura della competizione, sa affrontarla e vincerla grazie alla qualità del prodotto italiano e alla capacità creativa delle persone e delle imprese». Lo scrive in una nota il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi. «Sergio Marchionne - continua l'ex presidente del Consiglio - non ha soltanto salvato posti di lavoro in Italia, in una stagione di drammatici cambiamenti, ha dimostrato che nell'epoca della globalizzazione dall'Italia possono ancora nascere sfide imprenditoriali di livello mondiale. L?asua è la biografia di un italiano che ha costruito il successo con le sue forze e il suo impegno, attraverso la difficile strada dell'emigrazione, senza mai rinnegare lo stretto legame con la sua patria, le sue origini familiari, il rapporto speciale con l'arma dei Carabinieri, alla quale apparteneva il padre, e dalla quale ereditò il senso della disciplina e del sacrificio». E conclude: «Dissi una volta, senza avvertirlo prima, e non me ne sono mai pentito, che mi sarebbe piaciuto vederlo alla guida del nostro Paese. Lo penso ancora: le caratteristiche di una persona straordinaria come Marchionne, la competenza, la preparazione, la capacità dimostrata di ottenere risultati importanti, sarebbero state preziose, se fosse stato disponibile, per ridare dignità alla politica».

Arcivescovo Nosiglia
«Ricordo di quando sono stato a visitare lo stabilimento Maserati di Grugliasco e lui, insieme a John Elkann, è arrivato in elicottero per accompagnarmi nella visita». Così l'arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia, ricorda l'ex ad di Fca Sergio Marchionne, scomparso oggi in Svizzera. «Ho trovato una persona molto qualificata ma anche che sapeva esprimere vicinanza ai suoi operai in modo quasi paterno, ho visto un uomo di grande umanità». «Non voglio dare giudizi sul suo operato, ma pregherò il Signore perché lo accolga nel suo regno», ha proseguito Nosiglia, che ha aggiunto: «quello che è importante è trarre un insegnamento da questa morte improvvisa che ha colpito tutti, è un invito a riflettere un pò sulla nostra vita carica di tante cose in cui tutto sembra dipendere da noi perché alla fine ci sarà un momento in cui dovremo rendere conto al Signore», ha concluso Nosiglia.

 

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Mercoledì 25 Luglio 2018 - Ultimo aggiornamento: 18:28 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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3 di 3 commenti presenti
2018-07-25 16:08:58
Oltre l'orizzonte c'erano l'auto elettrica e a idrogeno, lui non le ha viste...
2018-07-25 17:02:13
Grande testa peccato non abbia scelto di occuparsi di uno stato e magari del nostro ...chissa' quanto e bene avrebbe potuto fare
2018-07-25 17:40:27
@ Morto sorprendentemente in Svizzera per complicazioni operatorie Sergio Marchionne, ampiamente riconosciuto come il salvatore del Gruppo Fiat nel mondo, ancor prima di godersi i frutti del proprio lavoro. Questo almeno e' il parere e il punto di vista del mondo economico industriale che perde un manager di enorme talento. Tuttavia nel suo complesso l'operazione di salvataggio della Fiat si puo' configurare come un'ultima ancora di salvataggio di nome Marchionne che ha salvato dalle onde debitorie un Gruppo automobilistico che aveva fatto in anni precedenti il passo piu' lungo della gamba assorbendo vari marchi tra vecchiume e investimenti dilapidatori in ogni dove, pur sottopagando i propri dipendenti da sempre, rispetto ai rivali Tedeschi e limitando la distribuzione della ricchezza nel Paese. Ora la Fiat Chrysler Automobiles di Diritto Olandese e' di fatto un Gruppo con un piede in Italia e un piede fuori a seconda delle sue convenienze ma non da sistema Paese. Quindi Sergio Marchionne ha fatto ampiamente bene il lavoro per cui era stato chiamato a svolgere. Non così il gruppo Fiat in anni turbolenti tra precarieta' di ogni genere nel Paese della disoccupazione perenne.