Maserati Folgore Day, il futuro del Tridente parla elettrico. Il ceo Grasso: «È una grande opportunità»
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BOLOGNA - Tre giovani di nemmeno trent'anni con la passione per i motori aprirono l'1 dicembre di cent'anni fa una piccola officina in pieno centro a Bologna che faceva assistenza alle auto Isotta Fraschini.
Dopo un secolo il piccolo garage è diventato un'azienda con circa 1.300 dipendenti e un marchio tra i più importanti e prestigiosi al mondo. La Maserati è tornata in via dè Pepoli per festeggiare il suo centenario, in un anno che può vantare ottimi risultati: sono 33mila le auto già vendute nel 2014, cifra che raggiungerà facilmente l'obiettivo dichiarato di 35mila. E per il 2018 l'amministratore delegato Harald Wester ha già alzato l'asticella a 75 mila vendite.
«Mi sento parte integrante di questa storia», ha detto Wester, l'ingegnere tedesco alla guida del Tridente che deve far fronte alla concorrenza dei suoi connazionali: «Ma non è una partita della nazionale italiana contro i tedeschi - ha spiegato - Bisogna smetterla di pensare per categorie, mi sento un cittadino europeo. Il mio è un mestiere serio in un mondo globale». Il Tridente (disegnato da uno dei fratelli Maserati, Mario) si è affacciato al mondo, alle corse e al mercato delle quattro ruote da Bologna, a due passi da piazza Santo Stefano, al civico 1 di una strada stretta del centro.
È qui che ebbe inizio l'avventura della Maserati, con Alfieri e i due fratelli Ettore ed Ernesto che aprirono la loro 'società anonima officine Alfieri Maseratì - come recita la targa commemorativa donata dal Comune e inaugurata alla presenza di Carlo e Alfieri Maserati, figli rispettivamente di Ettore ed Ernesto. Nel 1926 venne prodotta la prima auto (Tipo 26) e nel 1937 l'azienda si spostò definitivamente a Modena.
Il 2014 - dopo un 2012 con 6 mila auto vendute e il 2013 con 15.400 - «è l'anno in cui Quattroporte e Ghibli hanno battuto ogni record di vendite. In cui i mercati americano e cinese hanno premiato gli sforzi fatti dalla casa - ha detto l'ad Wester - È l'anno poi in cui le sportive GranTurismo e GranCabrio continuano a ricevere consensi internazionali». I mercati di riferimento per Maserati sono infatti gli Stati Uniti e la Cina. In Italia, invece, nel 2012 sono state vendute non più di 100 auto, ma quest'anno il numero è salito fino ad arrivare a mille.
E per i prossimi anni? Il traguardo è di 75 mila vendite nel 2018 e Wester - ricordando lo slogan 'L'esatto opposto dell'ordinariò - guarda al futuro: «Ci concentriamo sempre sulla prossima macchina». E visto che nel dna Maserati ci sono anche le corse, l'ad lascia qualche speranza per vedere il Tridente in pista: «C'è l'opportunità di una piattaforma futura per un'auto sportiva per correre».
Nessuna possibilità invece di progettare una Maserati più accessibile economicamente, perchè «il gruppo Fca ha 12 marchi - ha detto l'amministratore delegato - e guai se ognuno facesse un pò di tutto». Mentre sull'operazione Ferrari, che è stata scorporata da Fca, Wester ha detto che è stata «unica e delicata, non se ne faranno altre».
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