La prima ibrida plug-in di Mini e' stata anticipata da Sebastian Mackensen (a sinistra), responsabile brand management di Mini, e da Peter Wolf, responsabile produzione di serie del brand

Mini Countryman e' pronta per il debutto green, in arrivo l'ibrida plug-in

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LONDRA - Con la diffusione delle foto di un prototipo ancora coperto da camuffature, è partito il conto alla rovescia per il lancio della Mini Countryman Hybrid Plug-in. Dotata di un pacco batterie ricaricabile tramite la rete domestica che assicura consistenti percorrenze in modalità elettrica, la wagon segnerà per la Casa britannica il debutto sul mercato con un modello ibrido con autonomia a zero emissioni.

Attesa sul mercato per il 2017, la Clubman Plug-in rappresenta il primo passo concreto della ''road map green'' annunciata dal Costruttore al Salone di Parigi, che porterà entro il 2020 alla presentazione di una Mini elettrica di produzione di grande serie. Di quella vettura la plug-in, attesa a breve al reveal ufficiale, anticipa varie soluzioni tecniche.

Il nuovo modello ibrido ha già superato la fase di test e dispone dispone di un motore a combustione abbinato a uno elettrico. All'accensione rimane silenziosa, parte infatti a zero emissioni. Nel quadro strumenti il contagiri è rimpiazzato dall'indicatore di potenza degli accumulatori. Poi il motore a combustione si mette in moto per lavorare in simbiosi con quello elettrico, che garantisce elevati valori di coppia, disponibile praticamente istantaneamente. La Clubman Hybrid Plug-in può marciare senza emettere gas di scarico sino a 80 km/h in modalità di utilizzo eDrive e sino a 125 km/h in Max eDrive.

Le componenti elettriche sono sistemate sul pianale, più in basso possibile, per mantenere vicino al suolo il baricentro della vetture. Il motore termico trasmette il moto alle ruote anteriori, quello elettrico alle posteriori e interviene anche per assicurare una migliore trazione con fondi a scarsa aderenza, permettendo l'azione contemporanea dei due propulsori.

Il modo di utilizzo Save Battery garantisce il mantenimento di un quantitativo di carica nelle batterie, utile per un successivo utilizzo elettrico della vettura e addirittura permette di rifornire gli accumulatori sfruttando il motore a combustione come generatore. ''Con questo modello vogliamo convincere i consumatori Mini - ha detto Sebastian Mackensen, responsabile brand management di Mini - dei benefici connessi all'alimentazione ibrida. Vogliamo inoltre conquistare chi già guida ibrido con il nostro feeling di guida go-kart''.
 

 

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Sabato 22 Ottobre 2016 - Ultimo aggiornamento: 15:18 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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