Monopattini, governo verso modifiche sulle norme per l'uso in strada

Monopattini, governo verso modifiche sulle norme per l'uso in strada

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Il governo è pronto a modificare le norme per l'utilizzo in strada dei monopattini. La novità potrebbe arrivare con un emendamento al decreto Milleproroghe, ora all'esame del Parlamento. Ad annunciarlo è stato il sottosegretario ai trasporti, Roberto Traversi durante un'iniziativa organizzata dagli industriali delle due ruote che hanno chiesto una nuova regolamentazione, che differenzi i monopattini dalle biciclette, «prima che il fenomeno sfugga al controllo». «Verrà presentato un emendamento» al decreto Milleproroghe - ha detto Traversi - «per poi andare a definire una regola più chiara sul tema della micromobilità». Si supererebbe così la norma della Legge di Bilancio 2019 che equipara il monopattino alle biciclette e che, secondo Traversi, «è stata un passo indietro e ha scardinato quanto di buono aveva fatto Toninelli». L'intenzione è quindi di riprendere la strada della sperimentazione avviata dall'ex ministro dei Trasporti lo scorso giugno, per poi condividerne gli esiti con i soggetti interessati, come i Comuni e l'Ancma.

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L'annuncio non piace però al primo firmatario dell'emendamento introdotto con l'ultima manovra di Bilancio, Eugenio Comincini di Italia Viva: «se questa linea fosse confermata dai fatti - dice - sarebbe una clamorosa retromarcia che schiaccerebbe le attese di cittadini e investitori e darebbe uno schiaffo al Parlamento». Gli industriali delle due ruote, invece, hanno sempre espresso perplessità sull'equiparazione tra i due mezzi nella convinzione che il monopattino non sia come la bici. Per il presidente di Confindustria Ancma, Paolo Magri, «i nuovi strumenti di mobilità, come i monopattini elettrici, offrono soluzioni efficaci al bisogno di mobilità, al pari delle due ruote. Ma richiedono un'attenzione specifica alle regole di utilizzo e alle ricadute in termini di sicurezza».

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Servono «regole certe e omogenee volte alla circolazione corretta e sicura» rivendica anche l'Anci Lombardia. Intanto l'annuale report «Focus 2R» dell'Ancma testimonia «un boom» della mobilità a due ruote nelle città italiane con una crescente attenzione da parte dei Comuni sull'uso di cicli e motocicli soprattutto in direzione dell'elettrico e della condivisione. Queste forme di mobilità alternativa possono «offrire soluzioni alternative» per ridurre la congestione del traffico, osserva l'Associazione dei Comuni lombardi. Secondo il report nelle città italiane aumentano le piste ciclabili (+15% sul 2015) e le «zone 30», mentre, è ancora limitato a Milano, Roma e Torino il fenomeno dello scooter sharing, che ha «una forte propensione di crescita».
 

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Lunedì 20 Gennaio 2020 - Ultimo aggiornamento: 21-01-2020 01:36 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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1 di 1 commenti presenti
2020-01-20 22:36:16
Siamo nel paese dei balocchi... Non si scherza su argomenti del genere, la gente spende soldi per acquistare un veicolo che un giorno viene dichiarato a norma e dopo 2 vietato. Ho! Se non sapete cos'è la micromobilità e non siete in grado di stabilire un regolamento, andate a leggere i regolamenti degli altri paesi, e abbiate il coraggio di COPIARE le leggi. Inoltre TARGA per tutti, a partire dalle biciclette.