Megli un cane sul sedile affianco se il compagno critica il modo di guidare

Vacanze in auto, il compagno ideale
è quello che non interviene sulla guida

di Sergio Troise
  • condividi l'articolo

NAPOLI - Viaggiare in auto in buona compagnia, magari con un amico allegro, simpatico e partecipativo, è meglio che viaggiare con un brontolone che protesta, critica la tua guida, magari parla un po’ al cellulare e poi s’addormenta. Detta così, sembrerebbe una delle indimenticabili massime di Massimo Catalano, filosofo del nulla inventato da Renzo Arbore. E invece è il risultato di un sondaggio svolto da Direct Line, la più grande compagnia di assicurazioni on line. Un sondaggio mirato a sondare tutte le strade che possano favorire viaggi sicuri in auto.

No al passeggero sbagliato. Secondo il sondaggio, svolto proprio alla vigilia delle partenze per le vacanze, una chiacchierata in buona compagnia è dunque preferibile ad una guida solitaria e noiosa. Un compagno di viaggio “non idoneo” può pregiudicare non solo l’umore del guidatore, ma anche la sua sicurezza. “Un copilota attento – osserva Barbara Panzeri, direttore marketing di DL - a volte può avvertire per tempo il guidatore che si è distratto. E può aiutarlo ad affrontare un piccolo contrattempo come sostituire una gomma bucata, operazione meno stressante e fastidiosa se fatta in compagnia”.

Compagni di viaggio da scartare. La maggioranza degli intervistati (56%) ha rivelato di non sopportare chi giudica il proprio modo di guidare (“vai troppo forte, vai troppo piano”…). Per il 35%, invece, è insopportabile chi ha fretta di arrivare. Sgradito, inoltre, chi parla molto durante il viaggio, soprattutto se lo fa con altri al cellulare. Nella black list rientra anche chi rivolge continuamente domande (22%), chi dorme durante il tragitto (16%) e, infine, chi non è a favore della guida alternata (7%).

Premiate allegria e simpatia. Il compagno di viaggio ideale deve essere dunque “allegro e pieno di verve”. Secondo il 31% degli intervistati è questa la caratteristica fondamentale per rendere piacevole un trasferimento in auto. Segue immediatamente la simpatia, caratteristica importante per il 30% del campione intervistato (percentuale che sale al 34% considerando solo i maschi). Secondo lo studio, infatti, la simpatia combatte la noia della guida a suon di chiacchere e di aneddoti scambiati con il complice di trasferta. A seguire, la tranquillità, con il 27% delle preferenze, motivabili con il desiderio di concentrarsi unicamente sulla strada. La pazienza è una qualità apprezzata, invece, dal 12% degli italiani, perché chi si lamenta sempre non è certamente gradito, soprattutto quando ci si trova imbottigliati nel traffico.

  • condividi l'articolo
Martedì 6 Agosto 2013 - Ultimo aggiornamento: 10-08-2013 21:24 | © RIPRODUZIONE RISERVATA