Alan Mulally il numero uno della Ford bacia la nuova S-Max Concept

Mulally svela la Ford S-Max concept:
l'auto che controlla battiti e glicemia

di Giorgio Ursicino
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BERLINO - L’auto, un concentrato di tecnologia. Le moderne vetture sono così piene di dispositivi elettronici che presto saranno in grado di guidarsi da sole. Alan Mulally, il presidente mondiale della Ford, è stato il primo ad intuire il cambiamento e, già da qualche tempo, ama svelare le nuove creature della sua azienda non ai saloni dell’auto, ma in quelli della tecnologia: dal Ces di Las Vegas all’Ifa di Berlino, sono anni che l’Ovale Blu si tuffa fra i computer e i telefonini più all’avanguardia.

Dopodomani a Francoforte accende i riflettori il salone dell’Auto, il più grande del pianeta. Una delle protagoniste sarà il concept della nuova S-Max che anticipa la seconda generazione della dinamica Mpv. Mulally non sarà a Francoforte dove lascerà il palcoscenico alla sua squadra. Proprio in questi giorni, però, ha sorvolato l’Atlantico per svelare personalmente il nuovo gioiello all’Ifa nella capitale tedesca: «Quest’auto è dotata di sistemi avanzati che renderanno la vita dei nostri clienti più serena e sicura. Sono loro che ci chiedono di andare in questa direzione e noi cerchiamo di soddisfare i loro desideri». Prima di guidare la Ford Mulally era nel cockpit di comando della Boeing ed è un ingegnere da sempre appassionato di tecnologia.

Uno dei pilastri su cui ha puntato la strategia One Ford che ha rilanciato la Compagnia, inoltre, è stata la filosofia del fondatore dell’azienda, da sempre determinato a rendere le «innovazioni disponibili per tutti». Due quindi, le direttrici indicate dal manager: connettività e sicurezza. La seconda non deve mai penalizzare la prima, anzi deve rafforzarla. «Le persone oggi vogliono restare sempre connesse, in collegamento con la propria vita digitale anche durante la guida. Dobbiamo metterle in condizioni di farlo tenendo gli occhi sempre sulla strada e le mani sul volante», ha spiegato Mulally. Ford ha il sistema di connessione Sync con il display touch screen che su S-Max verrà arricchito con il Sync AppLink per gestire con comandi solo vocali anche le App selezionate dagli smartphone.

Ma questo dispositivo arriverà prima di S-Max prevista fra poco più di un anno, farà il suo esordio in Europa sul Suv compatto EcoSport. S-Max andrà oltre, introducendo contenuti finora mai visti. Mulally frena sull’auto che si guida da sola: «Si va in quella direzione, ma ci vorrà ancora del tempo. Noi vogliamo invece rendere più semplice e sicura la vita dei nostri clienti da subito, quindi introdurremo progressivamente tutti i dispositivi che danno dei vantaggi e sono affidabili». S-Max mantiene la velocità impostata e frena da sola in caso di pericolo, anche se sulla strada c’è solo un pedone. Il comando, però, resta sempre affidato a chi impugna il volante, quindi bisogna occuparsi del suo stato di forma e di salute.

Molte auto ti avvisano se sei stanco, ti propongono di fare una sosta e prendere un caffè. Il nuovo concept Ford sarà il primo a tenere sotto costante controllo anche i battiti cardiaci e la glicemia con la possibilità di inviare in tempo reale attraverso Sync i dati a un centro diagnostico o al proprio medico. Ogni anno sulle strade di tutto il mondo perdono la vita oltre 1,2 milioni di persone. Nella maggior parte dei casi l’incidente fatale e causato da chi guida, quindi assisterlo e controllarlo ha un’importanza straordinaria. Così S-Max sarà in grado di dialogare con altre S-Max e con veicoli con dispostivi simili, in modo da avere in tempi rapidissimi le informazioni sulla strada che si sta percorrendo: incidenti, code, presenza di mezzi di soccorso.

Se tutto questo si potrà avere fra un anno poco più, Nissan nei giorni scorsi ha fatto vedere in California cosa secondo lei potrebbe accadere alla fine del decennio. Esiste una Leaf (l’auto elettrica più venduta del mondo) già in grado di muoversi senza pilota sulla normale rete stradale (cioè non su strade “intelligenti”). Telecamere, radar, sensori, la vettura parte, si ferma, rispetta i segnali e i semafori, sa fare i sorpassi e, chiaramente, parcheggiare. Tutto da sola. Bello, ma chissà quanto costerà? Niente affatto, serviranno ancora 7 o 8 anni per metterla a punto, ma utilizza tecnologie già disponibili e dai costi accessibili. Per chi vuole fare un giretto nel futuro senza attendere il 2020 può fare una prova della nuova Classe S, l’ammiraglia della Mercedes, il modello che più di ogni altro ha introdotto nel tempo rivoluzionarie novità (Airbag, Abs, Esp). La grande berlina sa leggere quasi tutti i segnali e di agire di conseguenza (non c’è più il rischio di imboccare l’autostrada contromano), controlla in anticipo le caratteristiche del fondo stradale regolando la taratura delle sospensioni ed ha luci tutte a Led che si adattano automaticamente a qualsiasi situazione esaltando la visibilità e prevenendo situazioni di pericolo.

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Domenica 8 Settembre 2013 - Ultimo aggiornamento: 20-09-2013 08:04 | © RIPRODUZIONE RISERVATA