La Porsche 911 s sulle sponde del Danubio

Porsche 911, la freschezza dei 50 anni:
viaggio in Est Europa al volante di un mito

di Matteo Morichini
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BUDAPEST - Mezzo secolo di 911 ed un test-drive/tributo di 2000 chilometri per scoprire tutti i segreti dell’inconfondibile sportiva-coupè di Stoccarda. Benvenuti al Grand Tour Porsche in Europa Centrale: Padova-Budapest e ritorno passando per le Alpinstrasse austriache ed i valichi alpini della Slovenia, tutto al volante della 911 Carrera S. Forme immutabili, evoluzione cadenzata e costante per trasformare il motore posteriore da limite a valore aggiunto; e poi tecnica, tecnologia, fascino e presenza magnetica, specie nel colore Golden Lime.

Spinti dal motore boxer da 3.8 litri e 400 cavalli, ed avvolti da quel lusso rigoroso e sportivo tipico della 911, il nostro viaggio conferma come il Carrera sia davvero un auto per tutte le occasioni. In città sa essere quieta, confortevole, facile da parcheggiare. Le velocità autostradali si raggiungono in seconda marcia, e quindi a 130 orari in settima, la Porsche consuma pochissimo e sfrutterà si e no il 20 percento della potenza disponibile, che se utilizzata tutta può proiettare l’auto fino a 300 orari. Il suono nei tunnel è pura melodia e quando arrivano le curve e si preme il pulsante Sport, o Sport Plus per il massimo delle performance, la 911 diventa arrembante, corsaiola, rigida, ancora più precisa nelle traiettorie. Con il settaggio più estremo (sono 3 totali, nulla di complicato) il cambio Pdk vi tiene sempre sul ciglio della coppia ed il telaio è lì per attaccare la strada ed i punti di corda.

Quando si accelera in uscita di curva la trazione è sbalorditiva perché il peso sul retrotreno attacca gli enormi pneumatici alla strada scaricando con prorompente efficienza tutti e 400 i cavalli a terra. Alcuni ritengono che la 991 abbia perso il feeling delle Porsche che furono e che il nuovo sterzo elettronico non offra lo stesso feed-back di quello idraulico. Pareri. La percezione, dopo aver percorso migliaia di chilometri su ogni tipo di strada e di asfalto, è che il Carrera Type 991 sia una delle migliori macchine dell’ultimo ventennio. A seconda dell’andatura, il volante può essere uno strumento di precisione o da “time-attack”, il posteriore, quando la velocità di percorrenza in curva è alta, saltella come sempre aggiungendo quel qualcosa di unico all’esperienza. Il sonoro del propulsore è pieno, avvolgente, ed in modalità sport, gli scarichi aperti e la doppietta in scalata esaltano passeggeri, conducenti e passanti.

Nella guida sportiva, perché quando si “passeggia” il Carrera assorbe bene le asperità, l’auto ha ovviamente bisogno di strade in buone condizioni. In Ungheria, fatta eccezione per le autostrade, l’asfalto era spesso un colabrodo ed i percorsi dritti come fusti e pieni d’incroci a raso. Nulla di epico. In Austria e Slovenia invece il manto era liscio e levigato e l’esperienza è stata memorabile; specie sui passi che uniscono i due paesi. Appena arrivano un po’ di curve in sequenza la 911 prende vita. Il Carrera S è più leggero del modello a 4 ruote motrici, più agile; richiede più concentrazione e per questo motivo è più coinvolgente e adrenalinico. Se avete la possibilità, conviene scegliere il Pdk a sette rapporti piuttosto che il manuale.

Un cambio a doppia frizione che scala o sale di marcia in millisecondi, fluido, istantaneo, che permette di arrivare a 100 km/h partendo da fermi in 4 secondi netti. Quindi tutto arriva molto molto in fretta e l’assetto è studiato per gestire al meglio la modalità “full-power”. Il limite è altissimo, ed è anche altamente sconsigliabile cercarlo fuori dal circuito. Al tempo stesso il Carrera è uno splendido posto dove viaggiare in serena tranquillità. Non bisogna contorcersi per entrare o uscire. Ci sono vani, porta bibite e tutte le multimedialità per non distogliere mai gli occhi dalla strada. Sotto al cofano c’è spazio per due trolley e nei sedili posteriori per sacche e borsoni. Lo stereo ha un’acustica cristallina, il navigatore è intuitivo e di pregevole grafica. I materiali sono essenziali e contemporanei. Tutta la strumentazione è lineare, moderna e piuttosto semplice da usare. I sedili sono comodi; avvolgenti ma non opprimenti, e la visibilità, considerando l’architettura dell’auto, è più che gestibile. In tutta onestà è davvero difficile trovarle un difetto e fin troppo facile coprirla di elogi. Però è così; solo le grandi auto ti restano dentro, ed il Porsche 911 Carrera S Type 991 è decisamente una di quelle.

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Domenica 25 Agosto 2013 - Ultimo aggiornamento: 21-09-2013 17:06 | © RIPRODUZIONE RISERVATA