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MILANO - Ai più, il nome Volkswagen Santana dice probabilmente poco. Il lontano ricordo di una berlina a 4 porte fugacemente apparsa in Europa nella prima metà degli Anni 80, per poi essere ribattezzata - con ben altra notorietà - Passat. Ben diversa la situazione in Cina, dove il look familiare e antiquato (la linea è quella della Passat berlina di seconda generazione) accomuna la stragrande maggioranza dei taxi di Pechino e Shanghai, nonché un gran numero di vetture private.
Carta vincente. Se la casa di Wolfsburg vanta una solida e apparentemente inattaccabile leadership sul primo mercato mondiale, il merito è proprio della Santana che - rimasta ininterrottamente in produzione dal 1981 - testimonia della lungimiranza con cui il marchio tedesco ha saputo, in tempi non sospetti, spingere lo sguardo oltre la Grande Muraglia avviando con largo anticipo una collaborazione con l'industria automobilistica locale che ancor oggi prosegue in modo molto proficuo.
La svolta. Anche per le leggende arriva il momento di aggiornarsi. Per questo, dopo quasi 30 anni di successi e 4 milioni di unità vendute, per la Santana è arrivato il momento di andare in pensione passando il testimone a un'altra, più moderna berlina che - accanto la difficile compito di ricalcarne le orme - ne eredita anche il nome. Con la differenza che questa volta non si tratta di un clone della Passat, ma di una vettura sviluppata completamente da zero.
Aria di famiglia. La vettura si caratterizza per lo stile pulito e preciso che caratterizza tutte le più recenti creazioni di Wolfsburg, a cominciare dalla nuova Golf 7. Coerente con l'attuale tendenza progettuale di Wolfsburg è anche il passo generoso che garantisce una migliore abitabilità ai 5 occupanti, oltre a offrire un bagagliaio da 480 litri. Sono miglioramenti particolarmente importanti in Paese dove la classica vettura a quattro porte e tre volumi deve anche esprimere lo status di chi si trova al volante.
Dotazioni complete. A queste sottolineature sociali concorrono anche gli equipaggiamenti dei tre allestimenti previsti, che sono quello consueti dell'offerta Volkswagen (Trendline, Comfortline e Highline) e comprendono tra l'altro Abs, Esc, airbag frontali, laterali e per la testa, climatizzatore automatico, tetto apribile elettricamente, cerchi in lega, sensori di parcheggio e rivestimenti in pelle.
Meccanica. Creata per un mercato tradizionalmente «allergico» al diesel, la nuova Santana dispone di motori 4 cilindri a benzina appartenenti alla nuova famiglia EA 211. Interamente in alluminio e dotati di quattro valvole per cilindro, vantano un elevato livello di efficienza, che si traduce in una riduzione di consumi ed emissioni di CO2 del 28% rispetto alla generazione precedente. L'1.4 da 90 cv consuma 5,9l/100 km nel ciclo combinato, mentre l'1.6 da 110 cv si attesta a 6 l/100 km. A conferma dell'importanza strategica del modello e del mercato al quale è dedicato, è stato lo stesso Martin Winterkorn, presidente del gruppo Volkswagen, a svelare a Wolfsburg la new entry che come l'omonima progenitrice sarà prodotta da Shanghai Volkswagen Automotive, storica joint venture con il gruppo Saic.
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