La NIssan Qashqai ora anche con la guida assistita

Nissan, arriva il ProPilot per la Qashqai. La guida assistita sbarca sul re dei crossover

di Sergio Troise
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ROMA - Annunciato da tempo, ha richiesto una lunga fase di messa a punto ma finalmente il ProPilot è ora disponibile sulla Nissan Qasqai. Ciò vuol dire che il veicolo più venduto della categoria C-SUV fa un passo da gigante verso la guida autonoma, contribuendo in misura rilevante a modificare il rapporto uomo-macchina. Non siamo ancora al completo distacco delle mani dal volante, ma l’impiego della tecnologia ProPilot assolve alcuni compiti fondamentali nell’assistenza alla guida, integrando funzioni come il controllo automatico della velocità, il mantenimento della corsia di marcia, la sterzata, l’accelerazione, la frenata.

Tutto ciò fa parte della roadmap strategica Nissan Intelligent Mobility, che progressivamente modificherà i sistemi di alimentazione, di connettività e di guida. Il piano andrà avanti per gradi. Intanto nelle concessionarie Nissan sono in arrivo le Qashqai ProPilot con la motorizzazione 1.6 dCi 130 CV 2WD e 4WD manuale e 2WD automatico, a partire dall’allestimento N-Connecta e di serie sulle versioni top di gamma Tekna e Tekna+ (finora in listino a 35.000 e 37.300 euro).

Il sistema si attiva premendo un tasto sul volante. Adiacente a questo, si trova il tasto SET, per mantenere la velocità impostata e la distanza di sicurezza dal veicolo che precede. Quando le condizioni del traffico lo richiedono, il sistema fa rallentare automaticamente la vettura fino ad arrestarla completamente e la fa ripartire, sempre in automatico, se la sosta dura tre secondi o meno. Se dura di più, il conducente deve premere il pulsante RESUME o l’acceleratore per riprendere la marcia. Il ProPILOT inoltre è in grado di mantenere l’auto al centro della corsia autostradale prescelta, tramite un sistema di riconoscimento delle strisce che la delimitano.

Il funzionamento è sempre collegato alle condizioni del traffico e della strada. Le informazioni sono fornite dalla telecamera montata nel parabrezza e dal radar installato sul frontale, dietro al logo Nissan. Per tenere la situazione sotto controllo il guidatore dispone di indicazioni visibili sul cruscotto, tra i due quadranti, e non mancano spie di avviso, sempre accompagnate da segnali acustici.

«Pur essendo il primo passo di Nissan verso la guida autonoma, questa tecnologia richiede comunque l’attenzione e l’intervento del conducente, che rimane l’unico responsabile del controllo e del comportamento del veicolo” tiene a raccomandare la casa giapponese. E Bruno Mattucci, presidente e amministratore delegato di Nissan Italia, sottolinea: “Vogliamo lasciare alle persone il piacere della guida, sollevandole da situazioni stressanti come il traffico o i parcheggi in città e fornendo loro un prezioso supporto in situazioni rischiose generate da distrazioni o eventi imprevedibili».

Sulla diffidenza che ancora condiziona la piena disponibilità degli automobilisti italiani a sperimentare innovazioni importanti come il ProPilot, il numero 1 di Nissan Italia argomenta: «Salendo su aerei, navi e treni ci affidiamo a tecnologie che permettono decolli, crociere e atterraggi anche in condizioni difficili. Oggi qualcosa di simile avviene quando saliamo sulle nostre vetture andando al lavoro o partendo per un viaggio con la famiglia. Possiamo affidarci a tecnologie che ci fanno viaggiare più comodi e ci aiutano a prevenire incidenti, grazie a telecamere, radar, sensori che leggono la realtà meglio e più rapidamente di quanto può fare chi è alla guida e permettono alla vettura di intervenire se necessario».

I sistemi di assistenza alla guida – vale la pena ricordarlo - sono presenti su tutta la gamma nipponica, dalla nuova Micra alla sportiva GT-R, passando per la gamma crossover. In casa Nissan la chiamano “democratizzazione dei sistemi di sicurezza”, certi che la più ampia diffusione possa trasformare l’innovazione tecnologica in un beneficio per tutti gli utenti della strada.

Sulla materia è intervenuto anche Tonio Liuzzi, ex pilota di Formula 1 e tester della “cattivissima” Nissan GT-R. «Le quattro ruote motrici, il cambio a doppia frizione, l’impianto frenante con ABS e ripartitore dei frenata e il controllo dinamico del veicolo, tutto gestito da un computer di bordo rapido ed efficace rendono la GT-R una vettura per tutti. Facile da guidare nel traffico cittadino ed emozionante in pista. Da pilota – ha aggiunto Liuzzi - posso confermare che proprio grazie alla tecnologie di GT-R mi posso permettere di delegare parte delle decisioni alla vettura, che ha tempi di reazione più veloci ed efficaci e ci pensa “lei” a mettere tutto a posto quando qualcosa sfugge al controllo umano, garantendo la massima sicurezza».

 

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Venerdì 15 Giugno 2018 - Ultimo aggiornamento: 16-06-2018 17:47 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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1 di 1 commenti presenti
2018-06-16 14:40:12
Io non aquisterei mai una vettura cosí