La nuova Hyundai i20

Nuova i20, la compatta Hyundai alza l’asticella. Rinnova nel design, in dotazioni e sicurezza. È anche mild hybrid

di Cesare Cappa
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MILANO - Sono passati già 12anni da quando la Hyundai i20 fece il suo debutto sul mercato. Ma soprattutto siamo già alla terza generazione della compatta coreana. Che, a dirla tutta, compatta lo è sempre meno. La tendenza a crescere nelle dimensioni delle vetture di segmento B è una costante che ha contagiato pure Hyundai, che presenta una vettura profondamente diversa sia sul piano tecnico, che ovviamente stilistico. Basta leggere i numeri di seguito per capire dove i designer del centro stile della casa coreana hanno voluto mirare. Rendere l’auto più filante, esaltando quindi la componente sportiva. Rispetto alla generazione precedente, le proporzioni di Nuova i20 sono state rese più dinamiche, garantendo al tempo stesso l’agilità e la praticità nelle aree urbane trafficate. L’impatto visivo è migliorato grazie al tetto abbassato (-24 mm rispetto alla precedente), alla carrozzeria più larga (+30 mm) e alla maggiore lunghezza (+5 mm), mentre il passo è stato aumentato di 10 mm.

In un contesto così profondamente modificato, sono poi i dettagli e la “traccia” dello stile a fare la differenza. Tanto che rispetto alla generazione precedente l’auto sembra decisamente più spigolosa e atletica. Merito dei nuovi cerchi in lega da 17”, così come dalla griglia anteriore e dai paraurti ridisegnati.“Grazie a grandi qualità, affidabilità e praticità, i20 è stata costantemente uno dei principali driver di vendita per Hyundai in Europa. Nuova i20 illustra la nostra ambizione offrendo un design accattivante insieme a connettività e sicurezza complete nel suo segmento” ha dichiarato Andreas-Christoph Hofmann, Vice President Marketing & Product di Hyundai Motor Europe.
Singolare, sebbene sia una pratica relativamente comune nella produzione più recente, sono i gruppi ottici posteriori. Non tanto per il taglio “aggressivo” della fanaleria, quanto per la striscia luminosa che corre lungo tutto il cofano del bagagliaio. Ulteriore segnale di come le luci non siano solo funzionali alla guida, ma fondamentali a caratterizzare il design di un’auto. Tale specificità della nuova Hyundai i20 segue poi all’interno, completamente rivoluzionato rispetto al passato. Una vita di bordo fortemente condizionata dall’hi-tech. E non poteva essere diversamente visti i tempi che stiamo vivendo. Così, come alcune sue competitor, ha sposato l’ideale digitale. 

L’impatto principale è con il nuovo cluster digitale da 10.25’’’ e il touchscreen centrale da 10.25’’ che offre anche la funzionalità split-screen per il multitasking. Inoltre Apple CarPlay e Android Auto sono ora offerti in modalità wireless consentendo agli occupanti di sfruttare le funzionalità dei loro smartphone iOS e Android in modo ancora più comodo e immediato, ovvero senza adoperare il cavo e la porta USB. E poi siamo difronte all’ultima versione della tecnologia Hyundai Bluelink, che include un’ampia gamma di servizi Connected Car come i LIVE Services di Hyundai, oltre a funzionalità remote tramite l’apposita app per smartphone. Bluelink viene fornito con un abbonamento gratuito di cinque anni.Tanta tecnologia senza però rinunciare allo spazio bordo, elemento di vitale importanza su vetture di questo segmento. L’avvento del nuovo modello non ha solo prodotto una vettura più grande, ma pure un’auto più vivibile. Significativo l’aumento dello spazio a disposizione dei passeggeri sui sedili posteriori. Il volume del bagagliaio è poi lievitato di altri 25 litri, arrivando così a 351 litri complessivi.

Di vitale importanza, tanto quanto la tecnologia e lo spazio, è la gamma motori. La nuova Hyundai i20 fa delle scelte concrete, che non stravolgono in toto il passato, segnale che la strada perseguita era quella giusta. Ovviamente fa il suo ingresso l’elettrificazione, ma ancora in un formato abbastanza blando come quello del mild-hybrid. A fianco del consueto 1.2 litri MPi a 4 cilindri benzina da 84 cv abbinato a un cambio manuale a cinque rapporti, si affianca il turbo 1.0 T-GDi da 100 e 120 cavalli. Per la prima volta questo motore può essere abbinato a un sistema mild-hybrid a 48 volt, come opzione sulla versione da 100 cv e di serie sulla versione più potente da 120 cv. Il sistema a 48 volt contribuisce a una riduzione del 3-4% dei consumi di carburante e delle emissioni di CO2. Quanto ai cambi disponibili, il sistema mild-hybrid a 48 volt è abbinabile sia ad un cambio a doppia frizione a sette marce (7DCT) o ad un nuovo manuale intelligente a sei marce (iMT). Definito “intelligente” perché capace di scollegare il motore dalla trasmissione dopo che il conducente rilascia l’acceleratore, permettendo all’auto di entrare in modalità coasting per un ulteriore risparmio di carburante. In sostanza passa alla folle. 
Quando non è abbinato al sistema ibrido a 48 volt, il 1.0 T-GDi da 100 cv è disponibile con il cambio automatico a doppia frizione 7DCT o con un cambio manuale a 6 marce. Miglioramenti sotto il profilo tecnico, che si accompagnano a quelli di una riduzione del peso di circa il 4%. Un binomio che ha reso questa nuova generazione decisamente più efficiente. 

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Mercoledì 23 Settembre 2020 - Ultimo aggiornamento: 25-09-2020 08:28 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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