Una Nissan Leaf ha portato la coppa dalle grandi orecchie a San Siro per la finale di Champion League

Parte da Milano l'offensiva della Nissan a caccia della leadership nell'auto elettrica

di Giampiero Bottino
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MILANO - Il derby madrileno che per l'undicesima volta ha portato nella bacheca del Real la coppa dalle grandi orecchie non è stato soltanto un evento sportivo di respiro mondiale, ma anche una tappa significativa nel cammino di Nissan verso la leadership della mobilità elettrica. Sfruttando la (onerosa) visibilità legata al suo ruolo di sponsor automobilistico ufficiale a livello mondiale del più importante torneo calcistico continentale, la filiale europea del costruttore giapponese ha “elettrizzato” Milano, offrendo una concreta dimostrazione di quanto convinto sia il suo impegno sul fronte di questa forma di mobilità sostenibile.

In occasione della finale allo Stadio Meazza, infatti, Nissan ha messo in campo (o meglio per strada) un flotta di oltre cento veicoli elettrici – tra berline Leaf e multispazio e-NV200 – che sono state utilizzate come navette per gli spostamenti delle persone invitate nel capoluogo lombardo dall'Uefa. Per consentire a queste vetture di fare il pieno, la casa automobilistica ha anche installato nei parcheggi aeroportuali ViaMilano – in accordo con la SEA che gestisce gli scali – cinque colonnine di ricarica rapida multistandard (tre a Linate e due a Malpensa) di cui 4 temporanee mentre una, a Linate, resta al servizio di tutti gli utenti anche dopo che la Champions League del 2016 è passata agli archivi.

Una sola colonnina non può certo bastare a dare il via alla “rivoluzione elettrica” del traffico, ma assume un rilevante significato simbolico perché va ad aggiungersi alle 12 colonnine pubbliche di ricarica veloce che Nissan e A2A hanno attivato nel capoluogo lombardo, sostituendo altrettanti impianti preesistenti con tecnologia di ultima generazione che consentono a tutti i cittadini abbonati al servizio E-moving di A2A (che prevede di fornire energia ottenuta esclusivamente da fonti rinnovabili) di ricaricare in tempi brevi – una ventina di minuti per fare il pieno all'80% - la propria auto a batteria.

Un progetto che va bel al di là dell'evento sportivo, visto che Nissan fin dal 2006 – presentando il piano a medio e lungo termine Green Program – Nissan si è data l'obiettivo di ridurre del 90%, entro il 2050, le proprie emissioni di CO2 con un investimento in ricerca e sviluppo di 4 miliardi di dollari e che nel 2010, con la Leaf, ha introdotto sul mercato la prima berlina 100% elettrica per il mercato di massa, come testimoniano le oltre 230.000 unità finora vendute nel mondo, equivalenti a risparmiare la CO2 prodotta da 94 milioni di alberi.

L'iniziativa milanese trascende l'ambito locale per gettare un sasso nello stagno di un Paese che a livello istituzionale manifesta nei confronti della mobilità alternativa un disinteresse e una povertà di interventi concreti che hanno pochi eguali nel panorama continentale. Proprio su questi temi è intervenuto l'amministratore delegato di Nissan Italia Bruno Mattucci nel corso dei “rEVolution Electric Drive Days” organizzati presso la Scuola di Guida sicura Aci-Sara di Lainate, dove i maggiori player del settore (Bmw-i, Mercedes-Benz, Nissan, Peugeot, Renault e Tesla) hanno offerto al pubblico la possibilità di provare la loro gamma a emissioni zero.

Tra gli interventi sollecitati dal manager, che ha ricordato i vantaggi economici ed ecologici della mobilità elettrica, ci sono ovviamente gli incentivi diretti all'acquisto, tesi ad avvicinare il prezzo delle vetture a batteria a quelli delle auto convenzionali, analogamente a quanto fatto da quasi tutti i Paesi Ue. In alternativa agli incentivi diretti – magari erogabili sotto forma di Iva ridotta – si potrebbe adottare una schema di detrazioni fiscali analogo a quello messo in pratica per altri comparti produttivi.

Non meno importanti sono considerate la necessità di elaborare un sistema di regole tecniche e operative che puntino a risolvere i problemi ancora aperti e di propiziare la realizzazione di un'infrastruttura di efficace, coerente e diffusa su tutto il territorio, nonché funzionale ed economicamente sostenibile. «Su questi temi – ha concluso Mattucci – saremmo felici di condividere con il Governo le proposte elaborate negli ultimi mesi e supportarlo nell'adozione di misure che tengano conto delle reali necessità del settore e delle migliori pratiche realizzate e livello europeo».
 

 


 

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Martedì 31 Maggio 2016 - Ultimo aggiornamento: 15:39 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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