Patente, l’esame sarà più difficile da ottobre 750 nuovi quiz

Patente, l’esame sarà più difficile:
dal primo ottobre 750 nuovi quiz

di Elena Castagni
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ROMA Se l’esame per la patente spaventava già una buona parte degli aspiranti guidatori, quello che entrerà in vigore dal prossimo primo ottobre c’è da giurarci terrorizzerà la quasi totalità dei futuri piloti. Non tanto per la prova pratica, che rimane invariata, ma per l’esame di teoria che diventa più difficile, con un programma più ampio e puntuale senza però fare sconti sugli errori concessi. In pratica, per conseguire le patenti di guida A1, A2, A, B1, B e Be sarà necessario saper rispondere anche agli oltre 750 nuovi quiz, una mole di domande e solo chi ha approfondito lo studio teorico potrà affrontare il test, non basterà infatti imparare a memoria qualche risposta e incrociare le dita: la fortuna, dicono alla Motorizzazione, dal primo ottobre aiuterà ben poco.

LE NOVITÀ

Dai primi giorni di giugno i nuovi questionari sono disponibili e ora possono essere visionati. Verteranno, in particolare, su argomenti quali «la regolamentazione amministrativa e sanzionatoria dei conducenti e delle patenti, comportamenti ai passaggi a livello, uso delle luci e dispositivi di illuminazione, elementi strutturali del veicolo che incidono sulla sicurezza della circolazione (pneumatici, freni, organi di trasmissione), guida dei veicoli a due ruote e comportamento nei confronti dei conducenti di tali veicoli». Il database su cui simulare la prova teorica è stato portato a oltre 7 mila quesiti e soprattutto è stato aggiornato «nei quesiti che non erano più coerenti con la normativa vigente , ovvero che avevano creato maggiori problemi di interpretazione da parte dei candidati».

LA PROVA
Tante novità, ma una certezza: lo svolgimento della prova resta invariato, nel senso che ogni candidato all’esame di teoria - tanto per la patente A come per la B - dovrà rispondere a 40 domande prese a caso dai 25 capitoli di cui è composto il database. Rimane uguale la soglia dei quattro errori, uno di più e il candidato dovrà ripetere la prova. E nell’Italia più cosmopolita, i quiz saranno tradotti nelle lingue tutelate dalla Costituzione.
«Con tale revisione - afferma Teresio Viotti, presidente del network di 200 autoscuole La Nuova Guida, lanciato dal Gruppo Sermetra nel 2008 - si è fatto un ulteriore passo avanti verso la prospettiva di stimolare una preparazione più approfondita degli allievi. Infatti per una vera educazione alla guida responsabile e sicura, si deve puntare a rendere lo studio degli allievi sempre meno mnemonico e più consapevole: in Italia con questa integrazione siamo arrivati a un data base di circa di 7.200 quiz, in Spagna ne hanno 15.500 proprio per rendere più difficile imparare e memoria e basta».

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Giovedì 27 Giugno 2013 - Ultimo aggiornamento: 29-06-2013 16:57 | © RIPRODUZIONE RISERVATA