Dalla electric roadster passando per il concept BST. Questo sembra essere il percorso che porta alla versione definitiva della Polestar 6, la sportiva 2+2 con il tetto apribile attesa dal 2026 e che è stata già mostrata in occasione del Polestar Day tenutosi a Los Angeles lo scorso novembre e, prima ancora, come Polestar O2. Nel frattempo la BST è sicuramente l’interpretazione più corsaiola sul tema fornita dal marchio svedese di proprietà del gruppo Geely.
Come è ormai noto, la Polestar 6 sarà basata su una piattaforma specifica definita PPA (Polar Performance Platform) condivisa con la Polestar 5 e che adotterà un’avanzata costruzione in alluminio incollato ad alta resistenza oltre ad un’architettura elettrica a 800 volt per aumentare l’efficienza, diminuire il peso e innalzare le potenze di ricarica – anche bidirezionale – abbassando al contempo i tempi di rifornimento.
La Polestar 6 fornirà un nuovo punto di riferimento per la riciclabilità. Saranno impiegati infatti più tipi di alluminio che porteranno la riciclabilità della scocca vicina al 100% e dunque alla circolarità quasi perfetta di un materiale che ora è riciclabile effettivamente per un terzo. Un altro punto di interesse sarà l’abitacolo realizzato in un solo materiale così da poter essere lavorato e recuperato assai più facilmente.
La parte elettrica potrà contare su una batteria che potrebbe contenere due tecnologie fondamentali: le nuove celle a lama fornite dalla coreana SK e la chimica XFC (Extreme Fast Charging) messa a punto dalla StoreDot per potenze di ricarica che in fase di sperimentazione hanno raggiunto i 370 kW con una curva di potenza estremamente piatta permettendo una ricarica dal 10 all’80% in 10 minuti.
La Polestar 6 avrà un motore per assale per una potenza e una coppia totali rispettivamente di 650 kW e 900 Nm, uno 0-100 km/h in poco più di 3 secondi e una velocità massima di 250 km/h con un’autonomia di circa 500 km. Cinquecento saranno anche le unità della LA Edition di lancio con un prezzo che dovrebbe aggirarsi intorno ai 200mila euro. Probabile che vi siano versioni meno potenti e con la sola trazione posteriore. La Polestar 6 sarà costruita insieme alla Polestar 5 presso lo stabilimento cinese di Chongqing.