Nuova Macan, non solo elettroni e kW: l’aerodinamica nel cuore del progetto del Suv Porsche

FE, i primi 4 dei test in 9 millesimi, tutti in meno di 9 decimi. A 300 kW cambia la classifica, Nato (Nissan) davanti a Dennis (Andretti)

FE, "vola" anche Rowland (Nissan), che chiude i test con il 2° crono assoluto. Barnard (Ds) stabilisce il terzo: il "podio" in appena 7 millesimi

FE, Nato (Nissan), un fulmine a Valencia. Suo il miglior crono nella quinta sessione. In meno di 6 decimi, le prime 17 monoposto

Ypsilon HF, l'elettrica sportiva di Lancia ha nel dna il divertimento al volante

Renault Twingo, protagonista da oltre 30 anni. L'ultima generazione è solo elettrica ma lo stile si riallaccia alla tradizione

Renault nuova Twingo E Tech: cambia la motorizzazione e design, ma è sempre lei
Prima di deliberare l’entrata in produzione della Macan elettrica nello stabilimento Porsche di Lipsia, i prototipi mimetizzati dell’auto hanno percorso più di 3,5 milioni di km su circuiti e strade pubbliche, su fondi stradali e offroad, a temperature gelide e torride. Parte dei collaudi è stata affidata a Timo Berhard, pilota del team Porsche con un curriculum di tutto rispetto: ha vinto tre volte la 24 Ore di Le Mans (2002, 2010 e 2017), è stato campione del mondo Endurance nel 2015 e 2017 e il 29 giugno 2018 ha stabilito il record assoluto sul giro del Nürburgring con la Porsche 919 Hybrid Evo.

Sulla nuova Porsche Macan una funzione stilistica è svolta anche dall’aerodinamica, fondamentale per l’autonomia. Secondo i dati forniti dalla Casa, grazie al sistema PAA (Porsche Active Aerodynamics) durante la guida su una strada extraurbana la Macan assume automaticamente la sua configurazione aerodinamica ideale: lo spoiler posteriore si sposta in posizione eco, gli air-flap si chiudono e il telaio (con sottoscocca sigillato) si abbassa. In tal modo si ottiene un coefficiente di 0,25, che rende l’auto uno dei SUV più aerodinamici sul mercato.

La Macan elettrica potenzia la gamma di un’azienda in piena salute: a fine 2023 Porsche ha consuntivato infatti 320.221 consegne nel mondo (+ 3% rispetto al 2022). Più forte la crescita in Europa, con 70.299 consegne e un incremento del 12%. In Italia, nonostante un dicembre disastroso (-50,41%) provocato da difficoltà nelle consegne che hanno contribuito a ridurre la quota di mercato dallo 0,56% allo 0,49%, nei 12 mesi la Casa tedesca ha consuntivato comunque 7.712 targhe (292 più dell’anno precedente) con una crescita del 3,94% (dati UNRAE).





