Porsche, i tessuti Pepita come ispirazione per i sogni. Un motivo degli anni ‘60

FE, i primi 4 dei test in 9 millesimi, tutti in meno di 9 decimi. A 300 kW cambia la classifica, Nato (Nissan) davanti a Dennis (Andretti)

FE, "vola" anche Rowland (Nissan), che chiude i test con il 2° crono assoluto. Barnard (Ds) stabilisce il terzo: il "podio" in appena 7 millesimi

FE, Nato (Nissan), un fulmine a Valencia. Suo il miglior crono nella quinta sessione. In meno di 6 decimi, le prime 17 monoposto
Lo stile dei tessuti utilizzati da Porsche diventano un’istallazione per la Milano Design Week. Il motivo Pepita, risalente agli anni ‘ 60 e composto da quadratini collegati da strisce diagonali, ha infatti costituito l’ ispirazione per l’attuale quinta edizione della manifestazione ‘The Art of Dreams’. Questa iniziativa di respiro internazionale e promossa da Porsche, incoraggia la realizzazione di installazioni artistiche incentrate sul tema del sogno. La mostra si svolgerà nell’ambito della Milano Design Week, dal 16 al 21 aprile 2024, a Palazzo Clerici.
«Attraverso ‘The Art of Dreams’ - ha dichiarato Ragnar Schulte, responsabile del marketing esperienziale di Porsche - che rappresenta la punta di diamante del marketing di carattere culturale di Porsche, desideriamo scoprire la straordinaria ambiguità e il significato dei sogni ai giorni nostri. In collaborazione con Vitra, stiamo dando nuova vita ai sogni nel campo del design. Infatti, l’iconico motivo Pepita è molto più di un semplice schema grafico». Il fulcro della mostra è costituito dalla scultura interattiva ‘Lines of Flight’ realizzata dal collettivo di artisti Numen/For Use. Si tratta di una gigantesca struttura leggera, composta da delicate celle e reti monocromatiche, che invita l’osservatore ad entrare e ad esplorarne il paesaggio sospeso. «La nostra idea di sogno è quella di un’utopia abitabile - hanno spiegato gli artisti di Numen/For Use - e per noi il sogno è un processo di scoperta del sé attraverso il quale ci confrontiamo con il nuovo e l’ignoto».




