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NUORO - La banda, sgominata fra la Sardegna ed il nord Italia, era dedita anche a reati contro il patrimonio ed alle estorsioni. Progettava, infatti, secondo quanto hanno accertato gli inquirenti, anche il furto, a scopo di ricatto, della salma dell’ingegner Enzo Ferrari, sepolta nel cimitero monumentale di Modena. A questo scopo erano già stati effettuati anche diversi sopralluoghi, ed erano state inoltre definite, fra alcuni componenti, le modalità di custodia della salma e di gestione dei contatti con i familiari. Un disegno criminale impedito dai servizi mirati e preventivi coordinati dal Nucleo investigativo dei Carabinieri di Nuoro ed effettuati in collaborazione con la Compagnia dell’Arma di Modena.
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