TORINO - Quasi nove persone su dieci ritengono sia giusto utilizzare telepass, autovelox, Ztl e Tutor per scoprire automobilisti e motociclisti «furbetti» che circolano senza assicurazione. Da un’indagine di Prima Assicurazioni commissionata a Nielsen, emerge che l’88,9% degli intervistati è d’accordo con Ivass e Ania, che propongono di modificare la legge per permettere l’utilizzo di rilevatori a distanza, opportunamente omologati, per avere un controllo costante sul territorio1. Secondo una stima di Ania, in Italia i veicoli non assicurati in circolazione sono circa 2,6 milioni, con un mancato incasso di premi per le imprese di assicurazione pari a circa 1 miliardo di euro.
Il 27,7% è d’accordo sull’utilizzo purché avvenga entro alcuni limiti che garantiscano la tutela della privacy degli automobilisti. Tra i contrari, l’8,7% preferirebbe misure meno invasive per la lotta all’evasione e il 2,4% ritiene sbagliata o inefficace la misura, qualora venisse attuata. «I risultati che ci restituisce l’indagine confermano che gli italiani hanno senso civico e che riconoscono nell’Rc auto un fattore di protezione necessario per sé e per gli altri e, come tale, non deve essere aggirato», commenta Giacomo Testa, head of Analytics di Prima Assicurazioni.
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