ROMA - La Congestion Charge di Londra o l’Area C di Milano. Sono i modelli a cui si è ispirato il Campidoglio a 5 Stelle nel proporre anche per Roma l’istituzione a partire dal 2020 di un pedaggio veicolare per accedere ad un’area semi-centrale della città, coincidente con l’anello ferroviario: ovvero tutto il I municipio e parte del II e del XII, per un’area che comprende oltre al centro storico anche la zona di San Pietro, i quartieri Prati, Africano, San Giovanni, parte dell’Ostiense e Gianicolense.
Il pedaggio non interesserà il Gra. Proprio oggi, alla ripresa dell’attività consiliare dopo la pausa estiva, la delibera con le «linee guida in materia di pedaggio veicolare» sarà all’ordine del giorno dei lavori d’Aula. Il documento dà «mandato alla giunta capitolina e agli uffici dell’amministrazione competenti in materia, entro un periodo di due anni, di ratificare tramite apposito atto normativo l’adozione nell’ambito della Ztl ‘Anello Ferroviariò di un sistema di pedaggio veicolare sul modello del ‘Congestion Chargè che preveda per tutti il pagamento di una tariffa per l’accesso».
Da valutare, anche: «l’adozione di misure di inibizione all’accesso per i veicoli maggiormente inquinanti; una specifica disciplina con agevolazione e esenzioni a livello tariffario per alcune specifiche categorie, quali a mero titolo esemplificativo i residenti, i titolari di contrassegno speciale di circolazione per persone con disabilità, gli utilizzatori di veicoli a trazione ibrida o elettrica; una disciplina volta a favorire lo spostamento di un minimo di 3 soggetti con il medesimo veicolo».
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