La nuova Forester

Forester l'avventuriero arriva alla sesta generazione. Subaru evolve il suo modello iconico

di Sergio Troise
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C’è un’auto che ha scritto la storia del Made in Japan attraverso 5 generazioni, avvicendatesi lungo un percorso fatto di impareggiabile coerenza, frutto di scelte radicali, per nulla condizionate dalle mode, ma sempre ispirate al miglioramento delle qualità di base. Quest’auto è la Subaru Forester, per molti anni sviluppatasi sul pianale della mitica Impreza campionessa di rally, poi, dal 2018 in poi, sull’efficiente telaio SGP (Subaru Global Platform), quello dell’attuale modello di sesta generazione, sbarcato in Italia con le carte in regola per distinguersi tra i tanti SUV/Crossover dominatori della scena. Come? Con l’ostinata coerenza di scelte immuni da tendenze e vezzi d’un mercato che spesso premia le mode e non i modi, e con la consapevolezza di aver totalizzato in 27 anni oltre 5 milioni di unità vendute nel mondo, di cui circa 370.000 in Europa e oltre 30.000 in Italia.

La nuova Forester si presenta dunque con uno stile sobrio, senza fronzoli ma ben aggiornato, e con la proverbiale sicurezza puntualmente premiata in Europa e negli USA con le 5 stelle EuroNcap e il Top Safety Pick (più di qualunque altro modello della categoria). In linea con la tradizione anche la fedeltà alla motorizzazione 4 cilindri boxer (autentico “marchio di fabbrica” di Subaru, oggi evolutosi con l’introduzione della componente elettrica mild hybrid) e alla trazione integrale X-Mode. Tutto ciò non vuol dire che stiamo parlando di un’auto perfetta (ne esistono?). Anche la sesta generazione della Forester, appena lanciata sul mercato, si porta dietro, infatti, l’handicap del CVT Lineartronic, ovvero la trasmissione a variazione continua che ti regala “cambi marcia” in stile ciclomotore, con accelerazioni progressive (il cosiddetto “effetto trascinamento”) e prestazioni leggermente inferiori al modello appena uscito di produzione (velocità massima di 188 km/h e accelerazione 0-100 in 12,2 secondi). Per chi ama la guida sportiva sono piccoli sacrifici, che tuttavia contribuiscono a tenere sotto controllo i consumi (8,1 litri/100 km) e le emissioni di CO2 (183 gr/km).

La sesta generazione della Forester è più grande di 3 cm (4,67 metri) rispetto al modello precedente, ma esteticamente conferma l’immagine di un’auto “media”, di aspetto moderno quanto sobrio, in grado di collocarsi a metà strada tra una sport utility e una station wagon alta da terra (ben 22 cm!), con cerchi in lega di nuovo disegno (da 18 o da 19 pollici) e zero concessioni all’effimero. L’aspetto è un po’ meno spigoloso del modello precedente, il frontale presenta calandra e fari rivisitati (Led autolivellanti, di forma affusolata, più fendinebbia); la fiancata è caratterizzata dai passaruota esagonali e ampie protezioni in basso, mentre il posteriore risulta classico ed equilibrato, senza le velleità da coupé comuni ad alcune concorrenti (il lunotto è praticamente piatto) e con una nuova fascia in plastica a unire le luci. Sul tetto non mancano le barre portatutto, mentre sul portellone spicca la scritta e-Boxer, che sta ad indicare la nuova motorizzazione, sempre 4 cilindri contrapposti e cilindrata di 2000 cc, ma con la componente elettrica destinata a tenere sotto controllo consumi ed emissioni e prestazioni leggermente inferiori: nella versione mild hybrid la potenza si riduce infatti di 14 cavalli (ora sono 136).

Per adeguarsi ai tempi (e alla concorrenza) gli ingegneri di Subaru hanno dunque abbinato lo storico 4 cilindri boxer a un motore elettrico con potenza di 12,3 kW (16,7 cv) all’interno del cambio CVT a variazione continua, mentre la batteria agli ioni di litio da 118 V è stata sistemata sotto al vano bagagli, al centro dell’asse posteriore. Così equipaggiata, la nuova Forester parte da fermo con la sola trazione elettrica, poi, una volta avviata la marcia, in caso di accelerazioni a pieno carico il motore termico viene supportato dal motore elettrico per avere le massime prestazioni e per rendere la marcia più fluida possibile. La velocità massima, come detto, è di 188 km/h (ove consentito), con passaggio in accelerazione da 0 a 100 km/h in 12,2 secondi. Tutto ciò trasportando una massa oscillante tra 1.768 e 1.792 kg (dipende dalla versione scelta tra le 4 disponibili) e utilizzando, come sempre in casa Subaru, una trazione integrale permanente, con ripartizione variabile della coppia motrice.

Interessante notare che è prevista, attraverso il Subaru Intelligent Drive (SI-D) adattare la risposta del motore alle proprie esigenze, utilizzando sia la modalità Intelligent (I) per l’efficienza dei consumi, sia una modalità Sport (S) per un’accelerazione più pronta. Se non siete maniaci della sportività rinuncerete senza troppi rimpianti al brivido delle accelerazioni brucianti e apprezzerete, di contro, le notevoli capacità in offroad, anche sui terreni più impervi: tra le auto a trazione integrale adatte anche all’uso quotidiano, in città o su percorsi extraurbani, la nuova Forester rimane infatti una delle più complete e affidabili, di certo la più adatta ad esaltare il compromesso tra le varie funzioni.

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Venerdì 14 Febbraio 2025 - Ultimo aggiornamento: 18:04 | © RIPRODUZIONE RISERVATA